Uomo scomparso da una settimana, è giallo a Trecenta

Enrico Barbini, 55 anni, è scomparso mentre moglie e figlie erano in vacanza

Enrico Barbini, 55 anni, di Trecenta, non dà notizie da mercoledì 20 luglio

Enrico Barbini, 55 anni, di Trecenta, non dà notizie da mercoledì 20 luglio

Trecenta (Rovigo), 30 luglio 2016 - Era rimasto da solo a casa, mentre la moglie e le figlie erano andate a fare una breve vacanza. Solo che al loro ritorno hanno trovato la casa vuota elui sparito nel nulla. A pochi giorni dal tragico epilogo del caso di Paola Astolfi, l’infermiera di Arquà trovata morta dopo essere scomparsa da oltre una settimana, un’altra sparizione fa crescere la preoccupazione a Trecenta. Ad essere sparito nel nulla questa volta è un uomo, Enrico Barbini, 55 anni, residente in paese con la moglie e le due figlie.

L’uomo è stato visto l’ultima volta mercoledì scorso, poi più nulla. L’allarme è scattato giovedì, quando sarebbe dovuto andare a prendere moglie e figlie al termine di una breve vacanza. Le tre donne lo hanno aspettato a lungo, ma di lui nessuna traccia. Al loro ritorno a casa hanno trovato l’abitazione di via Adolfo Azzi vuota, con le finestre aperte. Era sparita anche l’auto di Barbini, una lancia Y targata CY799GL.

Si accende così un altro giallo, questa volta a Trecenta, mentre i familiari di Barbini non si danno pace per quanto potrebbe essere accaduto. Sul caso lavorano i carabinieri della compagnia di Castelmassa, che stanno cercando di ricostruire gli spostamenti dell’uomo negli ultimi giorni. Ormai è una settimana e mezza che Barbini non dà sue notizie. Il cellulare del 55enne scomparso era stato localizzato nella zona di Stienta, dove aveva captato un segnale. Ma quello era stato l’ultimo: non ne sono seguiti altri. L’ansia e la preoccupazione sono alte in paese e anche sui social si stanno diffondendo gli appelli di amici e familiari di Barbini, alla ricerca di un qualsiasi segno del suo passaggio o della sua presenza in Polesine.

Il sindaco Antonio Laruccia lo ricorda come una persona serena e in buoni rapporti con la sua famiglia. «Veniva spesso in Comune per consultare i pc – racconta il primo cittadino –, so che era disoccupato, a parte qualche lavoretto saltuario, ma spero si tratti di un ‘blackout’ momentaneo e che tutto vada per il meglio».