Bimba schiacciata dalla tv: Brenda lotta aggrappata alla vita, i genitori sperano nel miracolo

Gaiba si stringe attorno alla famiglia, il sindaco: «Noi ci crediamo»

La piccola è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Padova

La piccola è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Padova

Rovigo, 28 luglio 2015 - L’encefalogramma piatto da ore, la commissione medica si è riunita nella tarda mattinata di ieri e valutata la situazione ha deciso però di procrastinare per almeno altre 24 ore, in mancanza di un ulteriore peggioramento del quadro clinico, l’interruzione delle funzioni vitali a Brenda Occari, la piccola di Gaiba che venerdì sera è rimasta vittima di un terribile incidente tra le mura della propria abitazione. E’ rimasta schiacciata sotto il peso della televisione, mentre stava giocando. Questione di secondi.

I genitori Francesca e Luca sono all’ospedale di Padova vicino alla loro piccola, credono al miracolo, così come i parenti, gli amici e i conoscenti di questa famiglia distrutta dal dolore per un incidente assurdo quanto drammatico. Non vogliono parlare, non se la sentono proprio. C’è ancora qualche piccola speranza dunque che sembra consentire ai medici di mantenere aggrappata alla vita Brenda. Le ore intanto sembrano non trascorrere mai all’interno della piccola comunità di Gaiba.

Una comunità che spera, nonostante l’entità dei traumi subiti da Brenda, nonostante l’aggravarsi della situazione sin dalle ore immediatamente successive all’incidente, nonostante ci si renda perfettamente conto che la vita di Brenda sia legata davvero a un filo sottilissimo. I nonni di Brenda hanno chiuso il chiosco nel quale vengono frutta e verdura e sono corsi a Padova anche loro. Nel silenzio irreale che avvolge il paese di Gaiba, il sindaco Roberto Berveglieri è ormai divenuto punto di riferimento certo per quanto riguarda la vicenda. Esprime, insieme alla preoccupazione, tutta la propria insofferenza nei confronti delle dicerie che, aggiungiamo noi fatalmente, accompagnano queste drammatiche ore: «Per fortuna non è un costume diffuso ma penso sia assurdo, anche per il rispetto dovuto ai genitori e alla famiglia di Brenda, che qualcuno faccia di tutto per avere l’esclusiva di quella che potrebbe essere la notizia più drammatica per il nostro paese da anni. E’ un gioco che non ci appartiene e anche se razionalmente le speranze sono ridotte al lumicino fino a quando non lo diranno i medici, io voglio pensare ancora che Brenda possa salvarsi. Oltre a questo è terribile diffondere chiacchiere quando in ballo c’è la vita di una bambina che ha poco più di un anno». In questo clima non stupisce che Roberto Berveglieri in questi giorni sia stato l’anello di congiunzione tra i genitori e il mondo esterno: «C’è ancora una flebile speranza – ha affermato il primo cittadino – Ho appena parlato con i genitori e mi hanno confermato che nessuna decisione è ancora stata presa, tutto è rinviato di almeno ventiquattr’ore, sempre che non intervengano altri fattori negativi nel già molto complesso quadro clinico generale della bambina».