Accoltellato al ventre, cerca di medicarsi da solo. Uomo in fin di vita

Chiama i soccorsi solo il giorno dopo. E’ giallo

Un coltello (foto di repertorio)

Un coltello (foto di repertorio)

Lendinara (Rovigo), 26 agosto 2014 - Dopo essere stato accoltellato da un conoscente, per evitare guai con la giustizia, ha cercato di medicarsi da solo. Ma stava per morire dissanguato un uomo, 42 anni, di Lendinara, che domenica sera è stato protagonista di una violenta rissa con un compaesano di 35 anni, proprio sotto casa. Fortunatamente il 118 è stato avvisato in tempo: l’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Trecenta dove è stato sottoposto a un delicato intervento. Si trova ora in prognosi riservata in Rianimazione. Si tinge di giallo l’episodio che si è verificato a Lendinara, l’altra sera. Lunedì mattina i carabinieri di Castelmassa vengono chiamati dall’ospedale di Trecenta, che spiegano che un uomo li avrebbe chiamati raccontando di essersi ferito da solo, riportando un gravissimo squarcio all’addome. Una volta medicato il 42enne, i medici hanno immediatamente inviato la segnalazione ai militari dell’Arma, non credendo a una parola del suo strano racconto.

Così sono stati coinvolti i carabinieri di Castelmassa e del nucleo investigativo di Rovigo, che hanno fatto luce sull’accaduto. L’altra sera, il 42enne stava litigando in strada, sotto casa, per motivi sui quali si sta indagando, con un 35enne suo concittadino. Dalle parole, però, si passa ai fatti. Improvvisamente, il più giovane accoltella l’altro alla pancia. L’uomo ferito però non chiama i soccorsi. Torna a casa, chiama i parenti per farsi dare una mano e cerca di arrangiarsi da solo per evitare problemi legati alla rissa e alle eventuali conseguenze. Probabilmente stava cercando di coprire il suo aggressore, o forse non voleva si scoprissero le reali motivazioni di quel violento diverbio. Nella notte tuttavia il 42enne peggiora nettemaente.

Le sue condizioni sono preoccupanti, perdendo molto sangue, e poco prima delle sei l’uomo si decide a chiamare il 118 chiedendo soccorso. Inizialemente avrebbe raccontato di essersi ferito da solo. Il 42enne viene così portato a Trecenta da un’ambulanza, dove risulta subito gravissimo. L’uomo viene condotto subito in sala operatoria e operato. Al momento è in gravi condizioni, ricoverato in prognosi riservata. I medici, dopo averlo salvato, però, avvisano subito i carabinieri dell’incongruenza del suo racconto. I militari dell’Arma mandano sul posto una pattuglia di Castelmassa. In collaborazione con il nucleo investigativo di Rovigo, poi, i militari riescono comunque a identificare il presunto feritore che è un connazionale, 35 anni, incensurato.

Sulla vicenda è stato aperto anche un fascicolo dalla procura della Repubblica. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 42enne ferito sarebbe un forte assuntore di droga, forse proprio questo il motivo del diverbio. L’aggressore risulta incensurato. Per lui si prefigura l’ipotesi di denuncia per lesioni gravi o tentato omicidio. Non è stato comunque previsto l’arresto, dato che il reato non è stato commesso in flagranza e non sussiste pericolo di fuga. Sui fatti continuano ad indagare i carabinieri, che attendono che il 42enne stia meglio per poterlo interrogare.