Case e alberi abbattuti come birilli. Tre feriti da schegge di vetro e tegole

La furia del maltempo devasta i paesi. Occhiobello, distrutta sede dei volontari (FOTO)

Maltempo, i danni della tromba d'aria a Melara (Donzelli)

Maltempo, i danni della tromba d'aria a Melara (Donzelli)

Rovigo, 14 ottobre 2014 - UN INFERNO d’acqua e vento si è scatenato sulla provincia nel pomeriggio di ieri. L’avvisaglia dell’incubo che stava per prendere forma a Melara, investita da una tromba d’aria di inaudita violenza (FOTO). I volontari di Occhiobello si stavano preparando per raggiungere il paese nell’estremo lembo della provincia, quando la tromba d’aria ha investito la sede distruggendola. Il fronte del maltempo ha colpito Rovigo, Occhiobello, Stienta,Castelmassa.

Danni anche sulla costa, a Scardovari. Drammatico il quadro, passando lungo le strade e le piazze finite sott’acqua. Uno scenario apocalittico. La tromba d’aria si è abbattuta su Gurzone, frazione di Occhiobello. Verso le 18 una tempesta con forte vento ha provocato danni ingentissimi alle case. I pali della luce sono stati divelti come birilli, scoperchiate gli edifici. E si contano tre feriti. Un uomo è stato investito dalle schegge di vetro di una finestra che è ‘scoppiata’ per il vento. Un volontario della protezione civile di Occhiobello è stato colpito alla testa da una tegola. Stessa sorte per un anziano che però non ha riportato gravi conseguenze. Come in un bollettino di guerra, tante le auto distrutte dalle tegole e da chicchi di grandine grandi come uova. Sulla via Eridania un camion è stato centrato da un dissuasore della velocià spazzato via da una raffica di vento.

Occhiobello e Gurzone sono rimasti al buio per ore. E’ stato annullato il consiglio comunale. Ingente lo spiegamento di vigili del fuoco, degli uomini della Protezione civile di Occhiobello, dell’associazione carabinieri, dei vigili urbani. «Abbiamo chiuso via Gurzone perché è pericolosa», dice Silvia Fuso, respondabile della Protezione civile. Alcuni residenti di via Roma, ad Occhiobello raccontano i minuti di paura: «Ha cominciato a piovere, poi, è arrivato un gran vento, che è durato alcuni minuti». Le strade del centro erano lastricate di rami, segnali stradali, cassonetti rovesciati, vetri rotti. Tanti cittadini nelle strade smarriti sotto la furia di quella tempesta che non è durata molto ma che ha sciato la devastazione dietro le sue spalle. «Difficile calcolare i danni — spiega Davide Valentini, assessore ai lavori pubblici —. Il territorio è stato fortemente colpito».