Tutto pronto per le nozze. Ma la sposa ha già un marito

La burocrazia fa rimandare un matrimonio: il divorzio precedente non era stato trascritto

Chiesa già prenotata e caparre già versate, ma la cerimonia è saltata

Chiesa già prenotata e caparre già versate, ma la cerimonia è saltata

Rovigo, 12 ottobre 2015 - Un matrimonio alle porte, chiesa e ristorante già prenotati per l’inizio di dicembre, inviti mandati, parenti in fibrillazione dopo tanti anni di convivenza. Una giornata come tante, anzi no, bisogna passare all’ufficio matrimoni per chiedere la pubblicazione delle nozze. E lì, l’amara sorpresa: lei è già sposata. O forse sarebbe meglio dire ‘ancora’ sposata. Sì, perché la protagonista di questa storia, una cinquantenne di Alessandria aveva divorziato ben 12 anni prima. Cosa è andato storto? È un caso di mala-amministrazione quello che ha coinvolto, assieme alla sposa, due uomini di Rovigo, uno l’ex (in realtà ancora attuale) marito e l’altro il futuro sposo. Una vicenda singolare nata da un banale ma decisivo errore: la mancata trascrizione della sentenza di divorzio nei registri dello stato civile del Comune di Roma e dei Comuni di nascita degli sposI. Una ‘svista’ che rimanda a data da destinarsi l’imminente matrimonio.

È l’inizio del 2004 quando il collegio della prima sezione del tribunale civile di Roma deposita in cancelleria la sentenza di divorzio tra N. P. e L. S., lui di Rovigo e lei di Alessandria. Tutto sembra filare liscio, la burocrazia fa il suo corso e i due ex coniugi si lasciano in buoni rapporti. Passano gli anni e la donna si rifà una vita, conosce un uomo di qualche anno più grande di lei e dopo anni di convivenza, ecco profilarsi all’orizzonte il grande passo. Data fissata, l’8 dicembre di quest’anno, chiesa prenotata (ad Alessandria) e caparre già pagate. Poi, la brutta sorpresa. La coppia, assistita dall’Agitalia, ha già in serbo una citazione per danni, mentre i legali cercano un modo per sbrogliare la matassa burocratica in tempi brevi. Anche perché, ecco la beffa, per la coppia di ‘ex non più ex’ coniugi potrebbe essere più semplice (e veloce) ri-divorziare, magari utilizzando il nuovo divorzio breve, piuttosto che tentare di riesumare e sbloccare le pratiche che si sono arenate a Roma. Intanto il futuro marito attende, sperando che i ‘promessi sposi’ del Polesine arrivino a un lieto fine senza dover affrontare altri Innominati della burocrazia.