Musici e sbandieratori, orgoglio della città

Arquà festeggia i ragazzi che hanno vinto il campionato italiano Gli abitanti: «Tengono alto l’onore del paese»

Musici e  sbandieratori di Arquà hanno vinto la terza edizione del campionato italiano a Carovigno, in Puglia.

Musici e sbandieratori di Arquà hanno vinto la terza edizione del campionato italiano a Carovigno, in Puglia.

Arquà Polesine (Rovigo), 25 luglio 2016 – «E’ una notizia che dà grande felicità. In un periodo storico che non brilla per apertura il paese dovrebbe cogliere l’occasione per stare unito, nella gioia, vicino a questi bambini, ragazzi, adulti, a queste famiglie che dedicano tanto del proprio tempo per gli allenamenti. Un momento di gioia che dovrebbe servire alla società, alla comunità, per aprirsi, per condividere con il prossimo, lasciando da parte la diffidenza, ritrovandosi nell’amore verso il prossimo, nella solidarietà, nella fede». E’ il commento di don Angelo Gianesella alla vittoria dei musici e degli sbandieratori di Arquà alla terza edizione del campionato italiano sbandieratori che si è tenuto venerdì, sabato e domenica scorsi a Carovigno, in Puglia. I gruppi erano 13, un po’ da tutta Italia. Una vittoria, quella di Arquà, che arriva a pochi mesi dalla morte di Davide Altieri, arquatese, deceduto a 41 anni il 28 aprile scorso nella casa del Vento Rosa di Lendinara, dove era ospite a causa della sua incurabile malattia. Altieri aveva iniziato da giovanissimo il percorso nel Maggio Arquatese con il gruppo ‘Musici e Sbandieratori’ del quale era una colonna, una figura amata, benvoluta da tutti. Durante il funerale proprio musici e sbandieratori hanno ricordato il loro caro amico, scomparso prematuramente. E sicuramente questa vittoria glielo avrà ricordato. In paese la notizia della vittoria ha suscitato grande gioia da parte di tutti. «Li sentiamo tutte le sere da casa e nutrivamo grande speranza per la loro vittoria. Noi li promuoviamo e lo facciamo volentieri perché se lo meritano, si allenano tutte le sere con grande passione. E’ un orgoglio per il nostro paese, tengono alto l’onore di Arquà».