L’arbitro fischia un fallo: sugli spalti rissa tra genitori

Scontri durante una partita degli allievi dell’Abbazia e Duomo

Sono intervenuti i carabinieri

Sono intervenuti i carabinieri

Rovigo, 27 settembre 2014 - Era una bella partita tra il settore giovanile degli Allievi dell’Abbazia calcio e quelli del Duomo Rovigo. Una bella partita che è stata macchiata dalla follia — in altro modo non si può definire — dei genitori dei ragazzini che si sono presi a botte sugli spalti. Sono volati schiaffi, pugni e un papà si è preso pure un calcio nella pancia. Ma non è finita. In quegli attimi un poliziotto è stato colpito da uno dei due fratelli con uno schiaffo e un pugno sulla schiena. Il poliziotto non si è difeso. L’altra fratello era a bordo campo che guardava la partita, ha assistito alla scena ed è salio sugli spalti. Un tifoso gli ha detto lascia perdere e si è preso una pedata. Sono dovuti interventi i carabinieri per dividere i contendenti, appunto i genitori dei piccoli calciatori che sugli spalti stavano assistendo alla partita. Pare che la rissa sulle gradinate sia scoppiata per un fallo in campo.

Protagonisti due fratelli che si sono letterlmente scatenati. Durante il parapiglia, durato alcuni minuti, anche un poliziotto è stato colpito da uno dei due fratelli con uno schiaffo e ha ricevuto pure un pugno sulla schiena. Il poliziotto ha preferito non reagire per non far degenerare ulteriormente la situazione. L’altro fratello era a bordo campo e stava guardando la partita. Ha assistito alla scena ed è salito sugli spalti. Un tifoso gli ha detto di lasciar perdere e per tutta risposta si è preso una pedata nello stomaco. Contrastanti le versioni della rissa. Il presidente dell’Abbazia calcio, Alessio Morini afferma: «Posso solo dire quello che mi hanno raccontato, io sono arrivato solo successivamente. Ho saputo di un alterco tra un tifoso, un genitore di un ragazzo che gioca nel Duomo Rovigo, e alcuni tifosi locali. Non mi sono reso conto che la situazione era degenerata in questo modo». Interviene un altro dirigente della società di Badia. «Una tifosa del Duomo Rovigo ha chiamato i carabinieri per un litigio che era sorto in tribuna. Credevo la cosa fosse finita lì».

Non è così. «Quello che è successo — dicono i dirigenti della società — rappresenta una sconfitta per i valori dello sport e un motivo di amarezza per i tanti volontari che si dedicano ogni giorno, spesso a spese proprie, ai giovani che si affacciano con entusiasmo nel mondo dello sport. Ma è soprattutto una dura sconfitta anche per tutti quei genitori che, invece di essere i primi a dare il buon esempio ai più giovani, si scatenano sugli spalti. Dovrebbero essere i primi a predicare correttezza e buon senso. E invece si sono trasformati in ultras. Sono personaggi che nulla hanno a che vedere con lo sport».