Pd ancora nel caos, nuovo freno al tesseramento

Da dieci mesi il partito tenta di fare il congresso provinciale

Nello Chendi e Domenico Romeo (foto Donzelli)

Nello Chendi e Domenico Romeo (foto Donzelli)

Rovigo, 28 luglio 2014 - Partito Democratico ancora nel caos. Da 10 mesi tenta di fare il congresso provinciale. L’ha sospeso una volta, a ottobre 2013. Ora c’è il commissario da Venezia: Anna Maria Giannuzzi Miraglia. Il tesseramento, riaperto, per i nuovi iscritti scade giovedì. Ed è di nuovo polemica.

«Di tessere non ce ne sono più. Stiamo attendendo che da Roma ne stampino ancora. Un’adesione inaspettata sulla quale ci saranno valutazioni da fare. Una passione improvvisa un po’ eccessiva - dice Miraglia -. C’è una norma che dà gli aumenti percentuali medi. Li stiamo superando proprio in una realtà in cui il tesseramento è stato bloccato in passato per situazioni molto delicate». A Rovigo dal 15 luglio non c’è più il sindaco. Anche il comune è commissariato. Oltre al congresso, il Pd si prepara al voto, convintissimo di succedere al centrodestra. Ma in città è bagarre totale: congresso, primarie, elezioni. Ogni corrente vuole fare ‘filotto’. Ma viaggia con il vento in poppa quella vicina agli ex ‘Nuovo Psi’ che fa riferimento a Domenico Romeo e alla figlia Nadia, (capogruppo Pd in consiglio comunale fino al 15 luglio) che il braccio destro di Romeo, Nello Chendi, ha già lanciato come candidato sindaco.

Proprio chi è vicino a Romeo alza la voce contro un nuovo stop al tesseramento. Su tutte le furie Chendi: «La commissaria nonostante l’età ha poca saggezza (ha 80 anni, ndr). Farnetica sulle adesioni inaspettate. Ha scarso senso dell’equilibrio. Sempre di parte. Si inventa le norme. Non c’è nessun limite agli iscritti. Se i nuovi iscritti superano il 25 per cento verrà fatta una valutazione. Ma dopo. Non prima o durante il tesseramento. Non ci sono più tessere? E’ falso. Sono nascoste. Nel 2009 a Rovigo centro erano oltre 500 gli iscritti. Renzi ha fatto aderire il Pd al partito socialista europeo. Se arrivano persone di area socialista è normale. Forse a lei non piace ma Renzi ha fatto questo». Chendi critica Simone Biziato, il responsabile del tesseramento. Sono 300 i vecchi iscritti a Rovigo centro. E circa 200 i nuovi, che andrebbero a sommarsi ai 300 vecchi. Sono i numeri che insospettiscono Miraglia.

«Ho nominato due persone per aiutarmi nel tesseramento, una vicina peraltro all’area di Chendi, Giuliano Colombo, l’altra è Giovanni Papuzzi, due pensionati che hanno tempo - spiega Biziato -. Non ho mai detto di no a nessuno. Abbiamo iscritto tutti. Tutti vedono tutto. Niente da nascondere. Appena le tessere finiscono facciamo richiesta. E il mio compito finisce lì». Tosca Malagugini a ottobre era candidata alla segreteria comunale, dalla stessa parte di Chendi. «Sono allibita. Era anomalo anche il 41% che ha preso Renzi alle europee? C’è voglia di cambiamento nell’aria - dice Malagugini -. Non si fa più fatica a chiedere alla gente di iscriversi. La commissaria vuole solo confermare equilibri interni auto referenziali».  Anche Claudio Moschin, una carriera sindacale nella Cgil, è esterrefatto: «C’è l’effetto Renzi, io sono a contatto con la gente. Tutti vogliono dare il loro contributo. C’è entusiasmo. Poi c’è anche da dire che è caduto il sindaco. E’ normale  che siano tanti i nuovi iscritti».