Rovigo, dopo le dimissioni del sindaco è arrivato il commissario Tomao: avviato lo scioglimento del Consiglio comunale

Fino alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno il Comune sarà gestito in tutte le sue funzioni amministrative dal commissario prefettizio

Gianfranco Tomao, commissario prefettizio del Comune di Rovigo

Gianfranco Tomao, commissario prefettizio del Comune di Rovigo

Rovigo, 20 febbraio 2024 – Si è insediato in Comune il commissario prefettizio, Gianfranco Tomao, la persona scelta per l’amministrazione provvisoria della città in sostituzione del sindaco dimissionario Edoardo Gaffeo. Il prefetto di Rovigo, Clemente Di Nuzzo, in questi giorni ha anche sospeso il consiglio comunale e ha avviato le procedure di scioglimento. Al commissario sono state attribuite le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale e provvederà ad assicurare il regolare funzionamento dei servizi comunali fino alle prossime elezioni. Il cambio di amministrazione è stato necessario in seguito alle dimissioni rassegnate dal sindaco Edoardo Gaffeo in data 25 gennaio, divenute efficaci alla decorrenza del termine dei 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio.

Chi è il nuovo commissario

Numerosi gli incarichi svolti di Gianfranco Tomao nel corso della sua carriera professionale: dal 2011 prefetto presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno e presso le prefetture di Cosenza, Livorno e Cagliari, nonché, nel 2023, commissario per la gestione delle amministrazioni comunali di Pomezia e Caivano. Ora guiderà il Comune di Rovigo fino alle elezioni di giugno. 

Le dimissioni del sindaco 

L’ormai ex sindaco Edoardo Gaffeo, congiuntamente a tutta la sua giunta, ha annunciato le dimissioni il 25 gennaio. L’epilogo è stato l’affondo del Pd rodigino, che sosteneva Gaffeo ed era presente con tre assessori in giunta, il quale in un comunicato ha dichiarato l'uscita del partito dalla maggioranza. Amaro lo sfogo di Edoardo Gaffeo: “Il Partito Democratico ha usato parole inequivocabili, definendo questa come un’amministrazione che non ha saputo ascoltare, non ha voluto coinvolgere e non ha saputo governare, anzi che ha prodotto i danni che sono sotto gli occhi di tutti”.

Gaffeo si ricandida

L’annuncio che Gaffeo si ricandida a sindaco alle prossime elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimo è giunto dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Rovigo. Nel suo intervento, che annunciava le dimissioni, era emerso tutta l’amarezza per quanto successo, lasciando aperta anche un’ipotesi di un suo impegno amministrativo, che ora è certo. “Mi candido per una nuova azione amministrativa da giugno 2024. Una cosa è certa: mi ricandido escludendo questo Pd, perché questa città non s’è l’ho meritato”.

La sfiducia del Pd e i manifesti

Nei giorni successi alle dimissioni del sindaco Edoardo Gaffeo, sono apparsi manifesti pubblici in città di critica a firma del Partito Democratico locale. Un gesto che ha creato polemiche nei confronti dei Dem anche dagli stessi iscritti al partito e di alcuni dirigenti Pd. Il Pd rodigino aveva motivato la ‘sfiducia’ a Gaffeo in quanto: “Le vicende amministrative che hanno coinvolto la nostra città, ovvero Iras, As2 e polo natatorio – riporta il documento firmato dal direttivo comunale del Pd – sono la testimonianza di una municipalità che Gaffeo che non ha saputo ascoltare e che non è riuscita a governare, anzi ha prodotto i danni che sono sotto gli occhi di tutti”.