Cercano di rubare il rilevatore di velocità a Porto Viro: presi

Fermati dopo un breve inseguimento Abedin e Irfan Kastrati, due fratelli dell’ex Jogoslavia

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Rovigo, 8 luglio 2014 - Ha davvero dell’incredibile la vicenda criminale che ha visto coinvolti due fratelli provenienti dall’ex-Jugoslavia, domiciliati a Cavarzere (Ve). I due, di cui il più grande già noto alle forze dell’ordine per alcuni suoi precedenti di polizia sempre per reati contro il patrimonio, hanno tentato di rubare il velo-box (rilevatore fisso della velocità operante in ambito urbano) installato in via Dossi a Porto Viro (Ro).

È stata la segnalazione di un testimone occasionale ad allertare i militari dell’Arma di Porto Viro che, di fatto in flagranza, hanno fermato i due fratelli mentre gli stessi, alla vista dei militari accorsi tempestivamente sul posto, si stavano dando alla fuga. Dopo un breve inseguimento, condotto in un caso a piedi e in un altro caso invece mediante il mezzo militare, in quanto i due protagonisti di tale azione delittuosa, per depistare verosimilmente i carabinieri, si erano a un certo punto divisi, sono stati tratti in arresto con la grave accusa di concorso di persone in tentato furto pluriaggravato.

Dopo il loro fermo, i due fratelli, Abedin Kastrati e Irfan Kastrati, rispettivamente di 31 e 22 anni, sono stati quindi accompagnati in caserma a Porto Viro (Ro). Su disposizione del pm di turno Fabrizio Suriano, informato dell’arresto dai carabinieri, i due stranieri sono stati quindi temporaneamente ristretti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Adria in attesa della relativa udienza di convalida fissata  davanti al Tribunale di Rovigo. Ancora una volta, quindi, il sistema sicurezza da tempo attivamente messo in atto dagli appartenenti alla Compagnia di Adria ha permesso di dare una pronta e concreta risposta in termini di legalità alla cittadinanza.