Immigrazione, "La chiesa è la nostra grande casa"

I profughi e la forza della fede

Augustine e Kevin, 20 anni, Clavence, 26, e Joel, 25, in chiesa

Augustine e Kevin, 20 anni, Clavence, 26, e Joel, 25, in chiesa

Rovigo, 5 ottobre 2015 - «Veniamo a messa tutti i giorni, ci piace venire in chiesa. In questo luogo dove forte è la presenza del Signore ci sentiamo a casa» sono queste le parole di quattro immigrati che vivono al residence Piccola Venezia, a Loreo. Si chiamano Augustine, che ha 20 anni, Kevin, 20 anni, Clavence 26 e Joel, 25 anni. I quattro vengono dalla Nigeria. «Siamo arrivati a bordo in un barcone a Lampedusa dopo un viaggio lunghissimo – spiegano –. Poi in pullman ci hanno portato prima a Padova e poi a Loreo». Con loro c’era anche Silvester, 20 anni, che fa il chierichetto nella chiesa di Loreo.

I quattro ragazzi raccontano che nel loro paese grandi sono la miseria e la disperazione. «Vorremmo trovare lavoro in Italia e crearci una famiglia», sono i loro sogni. Qualcuno di loro ha una moglie nel suo paese e vorrebbe ritornarci con una situazione dignitosa. «Durante il giorno diamo una mano alle persone – hanno detto – facciamo pulizia in chiesa e cerchiamo di darci da fare. Veniamo in chiesa tutti i giorni. Ci sono don Angelo e don Simone che sono molto buoni con noi. Abbiamo anche una grande passione, quella del pallone. Giochiamo a calcio per ore». In parrocchia hanno trovato nuovi amici, socializzano e molte volte mangiano tutti insieme. «In Africa si mangia meglio. Non ci piace molto il cibo italiano, ma ci siamo adattati a questa nuova cucina – affermano –. Qui ci troviamo bene e sognano un futuro migliore». «Cerchiamo di dare loro aiuto – racconta don Angelo Vianello, della parrocchia di Loreo –. Io stesso accompagno alcuni profughi a pregare nella moschea di Adria. Silvester, 20 anni, nigeriano, mi fa anche da chierichetto». Un ragazzo del Gambia, che nel suo paese lavorava in un laboratorio di confezioni, ripara e cuce i suoi vestiti suoi e quelli dei suoi amici. Una signora della parrocchia gli ha prestato una vecchia macchina per cucire che nelle mani del ragazzo ha ripreso a funzionare. Nel Delta ci sono circa 140 profughi tra Porto Viro e Loreo. Dieci immigrati e due famiglie (circa venti persone) sono nella comunità di Villaregia; sessanta sono ospitati all’hotel Delta Park di Porto Viro e 70 sono all’hotel Piccola Venezia di Loreo che dipendono dalla Caritas di Chioggia e dalla comunità missionaria di Villaregia. Tre settimane fa sono arrivate anche delle ragazze. «A Loreo i profughi che sono ospitati all’hotel Piccola Venezia, ma non siamo noi ad occuparci di loro – precisa don Simone Doria – ma ci pensa una cooperativa di Padova. Noi teniamo solo i rapporti con gli immigrati». Doria racconta che 20 profughi partecipano alla celebrazione della messa e partecipano in maniera attiva alla vita della parrocchia.