Saldi, la spesa media è di 230 euro

La notte bianca ha illuminato e rianimato l’intera città

Saldi pronti

Saldi pronti

Rovigo, 5 luglio 2015 - Con la notte bianca dei saldi ieri sera la maggior parte dei negozianti del centro ha deciso di “tirare tardi” per favorire gli affari dei clienti. I commercianti si sono dimostrati solidali nei confronti di un’iniziativa che ha illuminato e rianimato la città, e ha coinciso proprio con l’avvio dei tradizionali sconti di fine stagione. L’Ufficio Studi nazionale di Confcommercio stima che ogni famiglia spenderà in media 230 euro per abbigliamento e calzature scontate. La cifra non è tanto diversa da quella spesa l’anno scorso per i saldi di fine stagione 2014. In ogni caso, è bene seguire i consigli dell’Adiconsum per non fare acquisti incauti durante il periodo di sconti.

Le vendite estive rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie, anche se negli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta in linea con le esigenze di un bilancio familiare condizionato da un calo del reddito disponibile. I consumatori tenderanno sostanzialmente a confermare i budget dell’anno scorso, anche se con piccoli assestamenti al rialzo, mentre ci sono buone prospettive per gli stranieri, complice la contemporaneità dell’Expo, che dovrebbe aumentarne la presenza.

Se i dati dell’export sono positivi, il commercio interno al dettaglio continua a soffrire, con un preoccupante calo degli ordinativi verso l’industria. Tant’è che a metà giugno i negozi hanno venduto molto poco, causa la crisi e temperature un po’ basse.

«C’è ancora molta merce nei negozi nei negozi - spiega Giannino Gabriel presidente regionale della Federazione Moda Italia di Confcommercio – Le famiglie aspettano l’inizio dei saldi, che ormai è più vicino all’inizio della stagione che alla fine. A questo punto, non potendo fare altrimenti, ci speriamo L’anno scorso in tutte le province del Veneto il primo weekend di saldi aveva segnato un maggiore fermento rispetto allo stesso periodo del 2013, registrando però fatturati in calo di circa il 20%. Ma nelle settimane successive, anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta l’estate, anche il fermento iniziale è venuto meno.

Come prevedibile, hanno fatto eccezione le città d’arte, con performance nettamente migliori rispetto alle altre località, ‘spinte’ dalle maggiori possibilità di spesa dei turisti stranieri.

Comunque, sia che uno decida di acquistare nel negozio di fiducia, in un outlet o direttamente online, la regola d’oro è sempre la stessa: diffidare dalle offerte esagerate.

Gli sconti “regolari” possono variare, in linea di massima, dal 20% al 50%, soprattutto durante i primi giorni. Per arrivare al 70% sarà necessario aspettare un po’, perché questa è la soglia finale, che consente di eliminare tutto ciò che è rimasto invenduto.