Sesso con la figlia di 6 anni, condannato il pedofilo

Anche la bimba tra le foto pedopornografiche nel pc

Pedofilia, foto generica (Germogli)

Pedofilia, foto generica (Germogli)

Frassinelle (Rovigo), 29 aprile 2016 - Nel suo computer la polizia postale aveva trovato 75 tra video e foto, che raffiguravano bambine, persino minori di 5 anni, costrette a subire rapporti sessuali.

Non solo: tra di esse, anche la figlioletta di 6 anni, ‘oggetto di scambio’ per avere altro materiale pedo-pornografico da altri pedofili in rete. Per queste pesantissime accuse un operaio 37enne di Frassinelle è stato condannato ieri a 4 anni e 8 mesi di reclusione dal tribunale di Venezia. L’uomo dovrà inoltre pagare 50mila euro di danni alla figlia, alla quale aveva già risarcito una somma pari a 18mila euro.

Revocata la custodia in carcere, l’operaio è attualmente ai domiciliari a casa dei genitori in provincia di Vicenza, con divieto di comunicare con l’esterno e online. Un provvedimento che vuole evitare che l’uomo possa intrattenere ancora rapporti con la cerchia di pedofili in rete con i quali, secondo le contestazioni, scambiava materiale pedo-pornografico.

Le immagini della figlia di 6 anni, ripresa durante un rapporto e mentre lo toccava, sarebbero stata il lasciapassare per ricevere altro materiale pedo-pornografico. Immagini e video di ragazzine e bambine, anche di 5 anni, costrette a rapporti sessuali completi che l’uomo conservava nel suo computer. Gli agenti della polizia postale avevano trovato anche file sul cellulare dell’uomo, immagini catturate agendo come un vero e proprio predatore sessuale sui social network. L’indagine era iniziata nel febbraio scorso, nata da una costola di una grossa indagine nazionale dalla polizia postale, che aveva lavorato su una rete di pedofili. nel mirino degli agenti c’era in particolare un campano, col quale l’operaio di Frassinelle avrebbe avuto contatti. Da qui la perquisizione nella sua abitazione e la drammatica scoperta.

Ieri mattina è arrivata la condanna, letta dai giudici del Tribunale di Venezia, dato che il caso era di competenza della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo veneto. L’accusa ha chiesto una condanna a sei anni e otto mesi, mentre la difesa, affidata all’avvocato Lorenza Munari, è riuscita a contenere la pena a 4 anni e 8 mesi, oltre a 12mila euro di multa. Tre i capi di imputazione: atti sessuali su minore, produzione e distribuzione di materiale pedo-pornografiche e produzione di spettacoli pornografici. La bambina e la madre erano state trasferite in una struttura protetta, ma ora sono tornate nella casa di famiglia, dal momento che l’operaio ha il divieto di avvicinarsi a loro o anche solo di contattarle. Alla parte civile, curata dall’avvocato Anna Osti, è andato un risarcimento da 50mila euro.