Trecenta, epatite a scuola: via alla profilassi

Convocato un consiglio comunale urgente per evitare allarmismi

Una vaccinazione

Una vaccinazione

Rovigo, 23 ottobre 2014 - In paese se ne parlava da qualche settimana, il caso di Epatite A alle scuole medie di Trecenta un pochino ha giustamente preoccupato i genitori degli allievi. Non avendo a disposizione prese di posizione ufficiali, i consiglieri di minoranza Giampietro Panziera e Paola Panziera, insieme al consigliere di maggioranza Pierantonio Armotti, hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale ‘ad hoc’ stasera alle 19 per discutere il merito della questione. Così Pierantonio Armotti: «Niente allarmismi, nessuna caccia all’untore, solo per cercare di capire quello che è successo. Credo sia legittimo conoscere la situazione, soprattutto per chi occupa un ruolo amministrativo, maggioranza od opposizione che sia, non capisco, di contro, perché tutto sia stato affrontato nel totale silenzio a livello istituzionale. L’epatite A non è un grosso problema, si affronta e si risolve abbastanza semplicemente con un’adeguata educazione igienico – alimentare, ma francamente non capisco perché questo silenzio. E, voglio sottolinearlo, abbiamo voluto questo consiglio comunale proprio per evitare inutili allarmismi, per collocare al posto giusto il fatto e tranquillizzare definitivamente i genitori degli studenti e in particolare coloro si sono rivolti a noi per avere chiarimenti».

Antonio Laruccia non sembra particolarmente preoccupato: «Hanno voluto portare in consiglio comunale un caso di fatto già chiuso e comunque se la motivazione fondamentale è evitare di creare allarme ben vengano i consigli comunali. L’unico problema, ovviamente non della mia amministrazione, è che nessuno dei genitori era particolarmente preoccupato, soprattutto dopo l’incontro che personalmente ho avuto con loro. Il ragazzo è già tornato a scuola, di concerto con l’Ulss abbiamo dato la disponibilità a sostenere la fornitura di salviette, disinfettante, sapone e quant’altro necessario all’igiene personale degli studenti. Inoltre, credo proprio in questi giorni, l’Ulss sta inviando a casa dei ragazzi un vademecum comportamentale, personalmente ho incontrato i sindaci di riferimento dell’istituto comprensivo e l’Ulss, interpellata immediatamente, mi ha ufficialmente comunicato che non ci sarebbero stati problemi di salute pubblica. Tutta la catena ha funzionato alla perfezione, questo diremo in consiglio comunale, dal dirigente dell’Istituto Comprensivo all’Ulss, dai genitori fino all’amministrazione comunale, nessuno escluso». Resta però il problema della comunicazione all’intero consiglio comunale, materia che probabilmente sarà approfondita questa sera: «E’ grave – spiega Giampietro Panziera – che non si sia sentita la necessità di avvisare ufficialmente il consiglio comunale».