Truffe agli anziani, arrestato falso avvocato

Aveva derubato una donna di soldi e gioielli, dicendo che la figlia aveva fatto un incidente

Non potendo pagare in contanti, la donna aveva offerto al finto avvocato anche i suoi gioielli

Non potendo pagare in contanti, la donna aveva offerto al finto avvocato anche i suoi gioielli

Rovigo, 25 maggio 2016 - «Sua figlia ha fatto un incidente, c’è una somma da pagare perché venga subito scarcerata». Con questa scusa era riuscito ad ottenere da un’anziana residente in centro 170 euro in contanti e un quantitativo di gioielli per un valore di altri 2mila euro.

Il falso avvocato però, il 18 febbraio scorso, il giorno dopo della truffa messa a segno a Rovigo, è finito in manette a Vicenza, arrestato in flagranza mentre usava il medesimo trucchetto con un’altra vittima. Giuseppe Polverino, 48 anni, di Napoli, è stato infatti riconosciuto dalla 70enne rodigina che era caduta nella subdola trappola, attraverso la foto segnaletica mostratale dalla squadra mobile di Rovigo.

Ma ad incastrare il 48enne, i gioielli che la donna gli aveva consegnato poche ore prima, nel tentativo di evitare alla figlia il carcere. Raggiunto da un ordine di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Rovigo, si trova tuttora detenuto a Vicenza con l’accusa di truffa aggravata.

Sono decine i raggiri messi a segno con questa tecnica in tutta Italia; al 48enne se ne contestano due, relativi al 17 e al 18 febbraio. Nel primo caso a cadere nella trappola del finto legale era stata una donna di Rovigo residente in centro. Era stata raggiunta al telefono fisso dal falso avvocato che l’aveva avvisata che la figlia era stata vittima di un incidente e sottoposta a fermo dalla polizia perché non in regola con l’assicurazione dell’automobile. «Se paghiamo subito la multa, viene rilasciata. Altrimenti finisce dentro».

La donna, allarmata, aveva iniziato a racimolare la cifra, consegnata poco dopo a un collaboratore del finto avvocato, che si era presentato alla sua porta. «Vanno bene anche dei gioielli, non si preoccupi», l’avrebbe rassicurata il collaboratore, incassando la cifra e scappando di tutta fretta. L’anziana, una volta raggiunta la figlia al telefono aveva scoperto però di essere caduta nella trappola del falso avvocato. Sporta denuncia in Questura, il giorno dopo era stata contattata dalla squadra mobile, diretta dal vicequestore aggiunto Bruno Zito, per effettuare il riconoscimento del truffatore finito in manette a Vicenza.