SILVIA SANTINI
Cronaca

"Addio Cerri: quanti concerti all’alba a Numana"

Noto anche per essere stato "L’uomo in ammollo", il jazzista ha lavorato con artisti come Chet Baker. Trascorreva lunghi periodi nella casa al Taunus

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di Silvia Santini

Franco Cerri è morto ieri a 94 anni. È stato docente ed è considerato tra i più grandi e autorevoli chitarristi italiani nel campo del jazz. Da autodidatta ha incontrato l’occasione della sua vita nel secondo dopoguerra: suonare nell’orchestra di Kramer. È tra i tre chitarristi italiani ad essere menzionato nell’Enciclopedia Treccani e ha lavorato al fianco di artisti come Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Pino Presti, Jean Luc Ponty. Nato a Milano, è stato da sempre legato a Numana, dove ogni anno passava lunghi periodi nella sua casa al Taunus. Un ritiro che considerava quasi spirituale, meditativo, e non esitava a immergersi nella vita della cittadina rivierasca nelle calde sere d’estate. È stato anche cittadino onorario di Osimo. Nel 1980 aveva formato un duo con il pianista Enrico Intra, con il quale fondò nella sua città natale la Civica scuola di jazz. Ogni anno prendeva parte al concerto all’alba di Numana, una tradizione estiva della Riviera del Conero che cade a Ferragosto. L’ultima volta, prima del Covid, con lui sul palco a regalare a tutti i presenti quasi due ore di "fittissima" musica in attesa dell’arrivo della luce del giorno, gli inseparabili archi della Mannheimer ensemble. "I concerti all’alba con lui erano meravigliosi a Ferragosto – racconta il violinista osimano Marco Santini che si esibiva con lui –. Era come un nonno, una persona eccezionale, umile, buona, ci raccontava della sua vita. Ha fatto un successo che non si aspettava con la pubblicità e ci diceva che è stato scelto tra migliaia di foto e provini perché era il volto più rassicurante per le casalinghe italiane". Oltre che per la sua musica infatti, era diventato popolarissimo come "uomo in ammollo": era il testimonial di una nota marca di detersivo che l’aveva reso un volto di casa per moltissime famiglie. "Facevamo incontri dove parlavamo, a cena a casa mia con la moglie e il figlio. Tutti i musicisti qui lo volevano conoscere. Aveva un’ironia elegante, ci raccontava barzellette. Un giorno mi ha preso a braccetto e, camminando piano, mi ha detto ’Chi siamo noi? Due "lenti" a contatto’. E poi diceva sempre in giro ’Marco Santini suona il violino come io mi soffio il naso’. Dieci giorni fa a Milano ho chiamato il figlio, sapevo che Franco non stava bene. Una perdita enorme". Lo ricorda anche il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini: "Parlava sempre molto bene di Numana e dimostrava sempre grande affetto verso di me, mi conosceva da quando ero piccolo. Era una bella persona, di classe, è stato cittadino onorario della nostra città. Oggi la bandiera sarà a mezz’asta e poi in Consiglio comunale osserveremo un minuto di silenzio alle 17.30". Il primo cittadino di Osimo Simone Pugnaloni aggiunge: "Ho avuto l’onore nel 2014 di conferire a nome della città di Osimo la cittadinanza onorario al più grande jazzista italiano Franco Cerri. Una grande perdita".