GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Aeroporto di Ancona, è guerra: “La Regione decida, noi o compagnie estere. Patti non rispettati”

Intrieri contatta il Carlino per raccontare la sua verità sullo stop ai voli: "Non ci sono stati corrisposti 750mila euro promessi da Bruschini". Nel mirino due pec da Atim, l’ad Aeroitalia: "Valutiamo di denunciarli"

Ancona, 30 ottobre 2023 – “Consapevoli che il futuro dell’aeroporto di Ancona dipenda da noi, ma ora è tutto nelle mani della Regione e del governatore Francesco Acquaroli, che devono scegliere se puntare su Aeroitalia o su altre compagnie non italiane. Siamo disponibili a parlare, ma solo col presidente e ad un tavolo in cui sieda anche il Ministero dei Trasporti. Continuità territoriale? La garantiremo fino al primo ottobre 2024, poi potremmo esserci anche oltre. Ma c’è un fatto oggettivo: un contratto firmato non rispettato dall’Atim e 750mila euro che non ci sono stati corrisposti".

Un equipaggio di Aeroitalia
Un equipaggio di Aeroitalia

Ha contattato il Carlino, ieri, e ha scoperto le carte Gaetano Intrieri.

Ma, almeno per i voli Roma, Milano, Napoli, l’ad di Aeroitalia avrebbe cambiato decisamente versione, lasciando intendere che qualche spiraglio ci sarebbe ancora. L’opposto rispetto a quel venerdì scorso di passione per il Sanzio.

D’altronde i rumors parlano di una presunta "strigliata" che sarebbe arrivata dall’Enac, ma anche di monitoraggi da parte del Governo centrale. Intrieri, ieri, si è sentito con il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami.

Intanto infuria la guerra tra la stessa Aeroitalia e l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. Dopo la ritirata della compagnia, che causerà lo stop alle rotte internazionali da novembre e di quelle domestiche tra un anno, si è scatenato un terremoto.

Sempre ieri, Intrieri ha pubblicato su Facebook un j’accuse nei confronti del direttore di Atim, Marco Bruschini, ripercorrendo i passaggi che hanno portato Aeroitalia ad Ancona. Dai contatti col management dell’aeroporto, fino alle valutazioni sulla sostenibilità dell’operazione e la scelta di Aeroitalia di integrare altri collegamenti: "Decidiamo di puntare su Barcellona e Bucarest – ha scritto Intrieri - mentre da Atim viene l’esigenza di operare su Vienna e magari in un secondo tempo di prendere in considerazione anche Amsterdam". Mai attivata.

Poi le grane sui contributi. "Atim si impegna nel promuovere il logo Let’s Marche attraverso una campagna pubblicitaria che prevede il logo su un nostro aeromobile, più l’esposizione dello stesso nella nostra pubblicità locale relativa ai voli e un’altra serie di operazioni promozionali dal primo ottobre 2023 e per un anno. Il 31 luglio presso l’aeroporto in occasione della presentazione dei voli viene firmato il contratto tra Atim ed Aeroitalia ed il corrispettivo per tale campagna viene fissato in 750mila euro oltre Iva se dovuta. Nel totale rispetto del contratto prima di iniziare le operazioni portiamo uno dei nostri aerei in hangar per apporre il logo inviatoci da Atim ed esponiamo lo stesso logo nella nostra campagna pubblicitaria su diversi giornali. Abbiamo con serietà ed impegno investito in questo accordo circa 150mila euro fidandoci dell’Atim e del contratto firmato", ha aggiunto.

Soldi che Atim e Regione non possono in alcun modo assegnare alle compagnie, nel rispetto del Codice degli Appalti. "Ad ottobre inviamo ad Atim la prima fattura da corrispondere come da contratto per un importo di 250mila euro. Ci viene risposto per email la fattura non può essere ritenuta valida senza addurre alcuna motivazione - ha detto -. Chiediamo spiegazioni al signor Bruschini e sgomenti scopriamo che quel contratto in realtà non ha seguito delle procedure burocratiche che andavano probabilmente seguite. Dopo aver investito oltre 1 milione di euro per iniziare le operazioni in Ancona scopriamo di essere stati presi in giro".

Il protocollo sottoscritto dall’Atim con Ryanair ("per decine di milioni di euro", secondo Intrieri) avrebbe fatto saltare il banco, assieme al tentativo di Bruschini di "rimediare inviandoci qualche giorno fa una pec e proponendoci 1 milione di euro oltre Iva per la stessa promozione, senza specificare in che modo tali somme sarebbero state erogate se non i primi 300mila da saldare entro il 30 novembre. Essendo venuto meno il rapporto di fiducia e considerando lo sproposito rispetto ai contributi previsti per Ryanair non intendevo più accettare di essere preso in giro - l’altolà di Intrieri -. Il giorno dopo riceviamo un’altra pec, sempre a firma Bruschini, dove si ritirava la proposta fatta il giorno prima e si apriva a nuove eventuali negoziazioni non meglio definite". Aeroitalia procederà contro Atim "per tutti i danni cagionati".