REDAZIONE ANCONA

Alla scoperta delle grotte La Camerano sotterranea

Frequentate dalla preistoria,gli ambienti carsici spalancano le loro porte.. La popolazione le utilizzò come cave, luoghi di culto, e rifugi antiaerei.

Alla scoperta delle grotte La Camerano sotterranea

Una città sotterranea scavata dall’uomo non si sa bene né in quale epoca né con precisione con quale scopo. In ogni caso il fascino suscitato dalle Grotte di Camerano è indiscutibile. Oggi, alle 17.45 e alle 18.30, questo magico mondo ipogeo potrà essere visitato, in compagnia di una guida, seguendo un percorso che si concluderà con una degustazione di prodotti dell’azienda agricola Mercante di Adriana Zazzarini, la cui missione è produrre uva e vino biologico nel modo più naturale possibile.

L’itinerario si snoda nel sottosuolo del borgo tra tenebrose leggende, misteriose cospirazioni, fatti realmente accaduti e molto altro.

Nel corso della loro storia le grotte sono state utilizzate anche come cantine per la conservazione del Rosso Conero, vino che nasce da uve esclusivamente coltivate sulle dorsali del Monte Conero.

Le grotte si sono rivelate quale una rete ad andamento labirintico con vari ingressi, molto spesso comunicanti tra loro.

Occupano principalmente il sottosuolo del centro storico di Camerano, nell’area compresa tra piazza Roma e le vie Maratti e San Francesco, sotto la zona conosciuta come Rupe del Sassone.

Considerate inizialmente semplici cave di arenaria o magazzini, la presenza di abbellimenti architettonici, fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi hanno fatto cambiare idea ai primi studiosi.

La solennità dei vari ambienti farebbe pensare a luoghi destinati al culto, vere ‘chiese sotterranee’.

In ogni caso tutto ciò che di certo si sa su questa città sotterranea si basa ancora sulla tradizione orale, secondo la quale le grotte sono antiche quanto Camerano stessa, le cui origini risalgono al terzo millennio avanti Cristo.

Le grotte hanno avuto anche una funzione di rifugio: i cunicoli consentivano alle popolazioni di nascondersi in caso di assedi e conflitti. Nel 1944 protessero i cittadini dai bombardamenti.

Il percorso sfortunatamente non è accessibile a persone su sedie a rotelle ed è sconsigliato a chi soffre di claustrofobia. La temperatura costante delle grotte è di circa 14 gradi, per cui si consiglia di munirsi di felpa o giubbino.Il punto di ritrovo è presso la biglietteria dell’Ufficio Iat, in piazza Roma 26. Si consiglia di presentarsi con almeno 15 minuti di anticipo rispetto all’orario di partenza della visita prenotata.