"Alluvione e lavori, ascoltiamo i comitati"

Il vice commissario Babini: "Serve tempo per realizzare le varie opere, gli interventi sono complicati dal materiale che troviamo"

"Alluvione e lavori, ascoltiamo i comitati"

"Alluvione e lavori, ascoltiamo i comitati"

Dopo l’invio del documento da parte del ‘Comitato tra i due fiumi – le imprese per il territorio’ al ministro dell’Ambiente, al ministro della Protezione Civile e al presidente della Regione Marche lamentando lo stato degli alvei dei fiumi Misa e Nevola, il vice Commissario, ingegnere Stefano Babini fa il punto dei lavori: "Sul fiume sono stati fatti interventi di somma urgenza, questo significa che si cerca di fare il possibile nel breve tempo possibile – spiega –: c’è polemica sul fatto che i lavori sarebbero fatti male, ma in quelle zone ci sono ghiaia e sabbia, materiale poco adatto a ricostruire degli argini per cui servirebbe terra argillosa".

A peggiorare la situazione è stata la pioggia, caduta a ridosso della ricostruzione: "Il materiale non ha avuto il tempo di consolidarsi, è normale che qualcosa si sia rovinato ma sarà ripristinato – prosegue - hanno speso circa 5 milioni di euro sono stati allargati dei tratti e puliti dei fiumi, questo non significa che sono diventati come uno s’immaginerebbe di vederli, ci vuole tempo".

Da quel maledetto 15 settembre si contano giorni e ore: "Il problema è trovare sabbia argillosa da altri cantieri, che poi deve essere sottoposta a verifiche – spiega – capisco che sono trascorsi otto mesi, ma ci vuole tempo, ci siamo praticamente trovati nella situazione post alluvione 2014". Si lavora anche nella zona Zipa di Ostra, martoriata dall’alluvione per cui si cerca una soluzione definitiva: "C’è allo studio un progetto che prevede la soluzione di una serie di problemi che ci sono stati evidenziati – afferma – si prevede una protezione fatta di argini e palancole metalliche, un intervento che ha un costo di circa 5 milioni. Mercoledì avremo un altro incontro, poi sarà un progetto che vorremmo condividere con il Comitato, la nostra intenzione è di lavorare in sinergia".

Un milione e 200mila metri cubi di acqua, tanto dovrebbe contenere la vasca di laminazione di prossima realizzazione all’imbocco di Senigallia e che costerà più di 8 milioni di euro.

Intanto martedì sarà montato il ponte ciclopedonale che attraverserà il fiume Misa: "I sottoservizi presenti sul ponte Garibaldi saranno trasferiti sul ponte ciclopedonale – conclude – e dopo si provvederà alla demolizione del ponte, poi sarà il momento di lavorare sulla progettazione del nuovo, che è in capo ad Anas. Ci saranno le gare e se tutto andrà come deve andare vedremo l’apertura del cantiere entro la fine dell’anno".