Antenne, nel piano ne spuntano altre tre

Il Comune replica al Pd: "Il regolamento era approvato all’unanimità". Consente l’installazione di altri impianti in diverse vie della città

Antenne, nel piano ne spuntano altre tre

Antenne, nel piano ne spuntano altre tre

Se da un lato l’amministrazione rispedisce al mittente le accuse del Pd ("Il Piano antenne lo avete approvato anche voi, vi siete scordati?", la sintesi), dall’altro c’è una notizia destinata a far discutere e neppure poco, visto il dibattito – raccontato da settimane sul Carlino – sull’installazione dell’infrastruttura 5G in via Panoramica. Lo stesso regolamento, infatti, varato all’unanimità dal Consiglio comunale nel settembre scorso, consente la realizzazione di altri tre impianti, già autorizzati dall’Arpam in attesa del parere dell’Enac: uno in via Barcaglione (dietro il boschetto di Terni), uno in via Sordi (dietro l’immobile della Croce Rossa) e uno all’incrocio tra le vie Molise e Barcaglione.

"Antenne tradizionali, di altezza ridotta rispetto a quella di via Panoramica", chiariscono dal Castello, assicurando che, nonostante il margine d’azione ristretto e le poche armi sotto il profilo tecnico, "il Comune continuerà a utilizzare gli strumenti che la legge gli pone a disposizione, come il dialogo e la richiesta di motivazioni e valutazioni" con "lo scopo preciso di condizionare la scelta dei siti".

Come reagiranno i cittadini? Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Di certo si accende la polemica politica. A replicare ai dem, il capogruppo di Uniti per Falconara e presidente della Commissione Ambiente, Giorgia Fiorentini: "Ci stupisce che la minoranza sembra essersi dimenticata di avere approvato in Consiglio, insieme alla maggioranza tanto da raggiungere l’unanimità, il Piano antenne in vigore fino a settembre 2024", l’intervento. Dunque, dal Municipio riferiscono: "Il documento, votato da tutte le forze politiche, indica le zone individuate per le nuove installazioni. In base al ‘Decreto semplificazioni’ ogni anno le compagnie indicano al Comune le zone nelle quali i nuovi impianti vanno collocati, così da garantire la completa copertura telefonica ed il Comune non ha alternativa, dovendo adeguare il Piano alle esigenze delle compagnie".

Le compagnie, se il Comune non provvede, possono ricorrere al Tar. Il Comune può invece opporsi solo se le compagnie non ricevono i pareri da Arpam, Enac e Sovrintendenza. Esattamente quanto non avvenuto il 21 settembre scorso, quando Falconara disse no all’antenna di via Panoramica, mentre la Conferenza dei Servizi diede il via libera.

Perché "la legge dello Stato ha il sopravvento sulle norme del Comune, specie nelle telecomunicazioni", aggiungono. Il Comune può chiedere approfondimenti sulla localizzazione, allungando i tempi o suggerendo altri siti. Per il caso di via Panoramica, fanno sapere dal Castello che Inwit e Vodafone avrebbero detto no all’installazione più distante dalle case, perché i tempi per redigere un nuovo progetto non sarebbero compatibili con quelli del Pnrr e della Next Generation Eu, che hanno finanziato l’opera.

Giacomo Giampieri