NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Arriva Cristina D’Avena: "Ecco la mia infanzia tra Ancona e Jesi. E’ come tornare bimbi"

Intervista alla regina delle sigle dei cartoni animati oggi in città "I miei nonni sono di qua e ho dei bellissimi ricordi di queste zone".

Arriva Cristina D’Avena: "Ecco la mia infanzia tra Ancona e Jesi. E’ come tornare bimbi"

Arriva Cristina D’Avena: "Ecco la mia infanzia tra Ancona e Jesi. E’ come tornare bimbi"

È la regina delle sigle dei cartoni animati: dai ´Puffi´ a ´Kiss Me Licia´, passando per ´Mila e Shiro´ e ´Pollon´. Cristina D’Avena risponde al telefono con quella voce dolce che la tiene sulla cresta dell’onda da 55 anni. Iniziò tutto quando lei, di anni, ne aveva poco più di 3. Una bimba paffutella allo Zecchino d’oro del 1968 che cantava ´Il valzer del moscerino´. Quella ragazza di strada ne ha fatta eccome, pur rimanendo la stessa di sempre, legatissima non solo al suo pubblico, ma anche alle sue radici che affondano sul territorio marchigiano. Qui, D’Avena trascorre le vacanze: un po’ nell’Anconetano e un po’ in Puglia, dato che ama il Salento. I suoi fan potranno abbracciarla oggi, alle 17, al PalaPrometeo, dove sarà possibile incontrare la Licia della tv che ha interpretato debuttando come attrice nell’86: "Sono stata io la prima cosplayer italiana", dice. Quella di Cristina D’Avena "sarà un’esibizione con le sue sigle più amate". Ad anticiparla, ci sarà il pornoattore Rocco Siffredi, (15.30) a cui è dedicata la nuova serie Netflix ´Supersex´. Quindi, le premiazioni della gara Cosplay organizzata proprio dall’Ancona Comics&Games e Fiere del fumetto. Cristina, che esibizione sarà quella di oggi?

"Cercherò di portare come sempre allegria, voglia di vivere e tante emozioni, accendendo i colori e facendo rivivere i personaggi preferiti del nostro tempo. Mi auguro di cantare davanti a un pubblico che abbia voglia di divertirsi".

Non è la prima volta ad Ancona…

"No, ci ho passato quasi tutta l’infanzia. I miei nonni paterni vivevano ad Ancona e quelli materni a Jesi".

I suoi luoghi del cuore?

"Il Passetto, Portonovo, Numana e Senigallia. La zona di Portonovo la conosco benissimo. E anche il Passetto. Sono contenta di tornare, spero di farmi una passeggiata, sarà un bel déjà vu. Tornare in questi posti è un susseguirsi di emozioni. Significa tornare bambina, come quando cantiamo i cartoni".

Prosegua…

"I miei nonni materni avevano un albergo a Jesi. Ricordo le passeggiate con nonna Tina (Cristina, da qui il suo nome, ndr) nei vari bar della zona. Era la mia pipù cara amica, sapeva tutto di me. Bevevamo il thè, c’era un locale dove facevano una pizza squisita, ma ora mi sfugge. L’altra mia nonna, invece, si chiamava Clelia, il mio secondo nome. Mi piace citarla".

Qual è la sigla a cui è più affezionata?

"´Kiss me Licia´, che continua ad essere super richiesta. Licia è un personaggio meraviglioso che tutti adorano. La interpretavo nel telefilm, sono stata io la prima cosplayer italiana".

È la quarta edizione della fiera del fumetto di Ancona: un’immersione nel lato ludico della vita. Lei che rapporto ha con i giochi?

"Sono stata una bambina felice. Ma se mi sfidano ai videogiochi, perdo continuamente, non sono brava. Se ci sapessi giocare, sarebbe bello (ride, ndr)".

L’importante è partecipare… "Sa cosa? Io sono più lenta degli altri che magari sono più svelti, svegli e veloci. Io faccio un po’ più di fatica a stare dietro ai videogiochi. Però, mi piacciono, mi intrigano. Solo che mi stracciano sempre".

La gente continua ad amarla… "Senza il pubblico, non sarei Cristina D’Avena. Vede, io sono una persona e un’artista che ama il proprio pubblico e lo ringrazia ogni giorno. Il successo lo devo a chi mi ama così tanto, a chi viene ai miei concerti. Nutro una grande forma di rispetto nei confronti dei miei fan. Mi divertono, mi piacciono, sono attenti, scrupolosi, mi danno consigli. Sono una grande ricchezza per me. Sui social, rispondo, li ascolto, leggo i loro commenti. Sono una parte davvero importante della mia vita".