Arrivano i migranti, anzi no La Humanity 1 assegnata e poi dirottata da Ancona

Quando la notizia sembrava ormai essere certa si è deciso di far sbarcare a Civitavecchia le 30 persone salvate nel Mediterraneo, tra cui un neonato.

Arrivano i migranti, anzi no  La Humanity 1 assegnata  e poi dirottata da Ancona

Arrivano i migranti, anzi no La Humanity 1 assegnata e poi dirottata da Ancona

di Pierfrancesco Curzi

La nave Humanity 1 inizialmente era diretta al porto di Ancona dopo aver soccorso 30 migranti che si trovavano su un gommone sovraffollato in area di responsabilità maltese partito da Sabratha, in Libia. Queste le informazioni battute nella tarda mattinata di ieri, poi nel corso del pomeriggio lo scenario è cambiato e alla nave della ong tedesca è stato assegnato un altro porto, quello tirrenico di Civitavecchia.

Sembra che alla base della decisione del cambio di destinazione ci possano essere motivazioni tecniche o umanitarie visto che tra i naufraghi c’erano anche 4 donne e 11 minori, tra cui un bambino di soli due mesi. Un viaggio troppo lungo avrebbe potuto mettere queste persone fragili a rischio, ma andando a valutare la cartina geografica, il porto di Civitavecchia non è poi tanto più vicino all’area Sar dove è avvenuto il salvataggio rispetto a quello di Ancona. Un motivo chiaro dunque non c’è. Gli organi istituzionali dorici, a partire dalla prefettura di Ancona, sono stati allertati e le operazioni di accoglienza si sarebbero mosse di lì a poco, con la nave della ong attesa alla banchina 22 dello scalo dorico non prima di martedì. Tutto rinviato dunque, ma è probabile che al porto di Ancona possa essere assegnata se non la prima una delle prossime navi che si occupano dei salvataggi nel canale di Sicilia in aree Sar (Search and rescue). Ad oggi sono state tre le imbarcazioni cariche di migranti arrivate nel capoluogo marchigiano, due volte la Geo Barents e una volta la nave di Sos Mediterranèe. Tornando al salvataggio di ieri, la nave Humanity 1 ha soccorso i 30 migranti che si trovavano su un gommone sovraffollato in area di responsabilità maltese: "Pur essendo responsabili, le autorità maltesi competenti non hanno assunto il coordinamento dell’operazione di ricerca e salvataggio _ ha lamentato ieri la Sos Humanity _. Le persone soccorse sono esauste ma in condizioni mediche stabili. Le autorità italiane ci hanno assegnato il porto di Ancona. Ciò significa una navigazione di quattro giorni, mettendo a rischio inutilmente lo stato e la salute delle persone soccorse e vulnerabili". Nei giorni scorsi la nave di salvataggio di Emergency, la Life Support, ha recuperato una trentina di migranti e li sta trasferendo al porto di Marina di Carrara. A bordo della nave della ong italiana c’è anche l’infermiera numanese Valentina Biondini, infermiera del pronto soccorso di Torrette che ha compiuto tre missioni di salvataggio e adesso rientrerà alla base.

Ancona era stata già base di sbarchi di migranti lo scorso gennaio e a febbraio. Nella prima occasione arrivarono due navi, la Ocean Viking e la Geo Barents con a bordo complessivamente 110 migranti.