Aspio, torna la paura per le esondazioni

La rabbia dei residenti: "Esiste un progetto approvato di rafforzamento delle sponde del torrente, ma i lavori ancora non partono"

Aspio, torna  la paura per le esondazioni

Aspio, torna la paura per le esondazioni

di Silvia Santini

Le ultime forti piogge di maggio hanno riacceso la paura delle esondazioni, mai sopita, nei residenti dell’Aspio di Osimo. "Esiste un progetto già pronto e approvato di rafforzamento delle sponde del torrente in questa frazione, ma i lavori non li fanno ancora partire – dicono –. Era il 2018 quando al fiume Aspio, zona via Soderini, sono stati apposti i massi, soluzione provvisoria di emergenza. Autostrade ha redatto un progetto, approvato e sottoposto ai vari enti statali che hanno richiesto integrazioni, ulteriori verifiche, e adesso manca l’ultimo tassello burocratico, la Conferenza dei servizi, per dare l’ok e poi si dovrebbe partire con l’affidamento dei lavori diretto all’impresa (e non con la gara d’appalto, proprio per ridurre i tempi)". La durata dei lavori è stimata in circa 200-240 giorni secondo Società Autostrade: "Non capiamo però perché chi di dovere (sembra la Regione) non faccia l’ultimo passo affinché noi residenti possiamo toglierci il pensiero". Dopo gli ultimi eventi atmosferici un residente ha scritto varie email e pec agli uffici regionali lamentando però di non aver ricevuto risposta. "La società Autostrade ha già formalizzato gli espropri per pubblica utilità, dove è specificato che sono subordinati all’ok da parte degli organi pubblici competenti", ribadiscono. Oggi intanto dovrebbe riaprire il ponte chiuso dopo l’alluvione alla pista di Campocavallo e il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha presentato una mozione per chiedere l’impegno della Giunta regionale a predisporre tutte le azioni necessarie per intensificare l’opera di manutenzione e pulizia del fiume Musone, nel tratto Osimo-Castelfidardo, per prevenire le esondazioni a causa dell’accumulo di rifiuti e la caduta degli alberi all’interno dello stesso. La consigliera delle Liste civiche Monica Bordoni torna sulla questione: "Il maltempo che ha coinvolto anche parte del territorio marchigiano ha risvegliato l’angoscia di una possibile alluvione, con tutti i danni alle cose e morali che ne conseguono. Il Comune inserisca subito sul piano delle opere pubbliche due milioni di euro per la nuova rete fognaria. L’appello accorato riguarda la pulizia ordinaria e periodica delle caditoie".