"Assediati da piccioni e gabbiani, aiutateci"

L’appello dei residenti tra via Cialdini e Largo San Marco: "C’è anche chi gli dà da mangiare, ma qui siamo pieni di guano e sporcizia"

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di Pierfrancesco Curzi

Atti vandalici, spaccio di droga e da tempo anche la piaga dei volatili. L’area tra via Cialdini e largo San Marco, nel cuore storico di Capodimonte, bersagliata dalla presenza di decine e decine di piccioni a cui da tempo si sono uniti anche i gabbiani. Siamo praticamente davanti al porto e dunque anche i gabbiani gravitano nella zona, confortati anche dalla presenza di cittadini pronti ad alimentare i volatili con del cibo: "Questo è il problema principale, persone che ciclicamente più volte durante il giorno forniscono varie tipologie di cibo a favore degli uccelli. Ciò attira i pennuti a frotte e di conseguenza qui attorno è un disastro, tra escrementi, animali morti e così via".

La denuncia arriva da una delle residenti, Cristina Andreoli, in lotta da tempo immemore per far sì che questa pratica pericolosa e poco igienica cessi definitivamente. Alimentare gli animali, i pennuti in questo caso, provoca seri problemi e rischi per gli abitanti, oltre a rendere la zona impraticabile: "Sono anni che segnalo il problema a chi di dovere, in particolare ai vigili urbani e all’Asur – aggiunge la Andreoli che vive in un condominio proprio tra tra via Cialdini e la piazzetta San Marco – ma da allora ho ricevuto soltanto promesse, di interventi neppure l’ombra. Tempo fa ho presentato anche un esposto all’ufficio sanità del Comune che non ha prodotto alcun risultato. Nei prossimi giorni, stando a quanto mi ha riferito direttamente uno dei vertici della municipale, i vigili dovrebbero fare un sopralluogo, ma non so quanto sarà utile per sistemare le cose. Allora mi sono rivolto alla polizia presentando un altro esposto anche in questura, senza dimenticare la petizione e la raccolta firme tra i residenti; addirittura ho anche comprato un drone per realizzare immagini sopra i tetti delle case per avere conferma del guano e degli escrementi presenti. Davvero non so cos’altro fare per risolvere la cosa, noi non riusciamo più a vivere così".

Purtroppo la problematica degli uccelli non è la sola: "L’ordine pubblico e la sicurezza non sono tutelati qui in zona. C’è poco da fare, il quartiere ha altri problemi – spiega la Andreoli – mai risolti, a partire dalla presenza di gruppi di giovani che in passato e nel presente stanno provocando disagio. Non dimentico l’incidente di alcuni anni fa (un ragazzo caduto dopo aver sfondato una tettoia, ndr.), lo spaccio e il consumo di droga sono all’ordine del giorno, il degrado e l’abbandono della rupe. Insomma, chi può intervenga".