Beatificazione di suor Maria Costanza, reliquie portate da quella bimba che aveva guarito

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Le reliquie della beata Maria Costanza Panas portate in Cattedrale dalla bimba, oggi adulta, di San Severino Marche da lei stessa guarita nel 1985 da una grave sofferenza fetale da anemia feto-natale ed emorragia cerebrale e insufficienza multiorgano. La reliquia, uno scritto di Maria Costanza Panas e la penna usata per farlo da lei che ad un certo punto aveva fatto voto di scrivere soltanto di Gesù, è stata portata in processione e poi sistemata sull’altare per la venerazione. Grande è stata la commozione per questo gesto simbolico ma denso di significato. Con la guarita in cattedrale ottanta monache, trenta frati, sessanta sacerdoti, nove vescovi e due cardinali, tanti fedeli del fabrianese. Grande emozione quando il cardinale prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, insieme al vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, hanno celebrato la beatificazione di Maria Costanza Panas, clarissa cappuccina, nella basilica cattedrale di San Venanzio. Semeraro ha ricordato questa religiosa alla luce del vangelo domenicale che racconta la vicenda della "guarigione di dieci lebbrosi, tra cui solo il samaritano torna da Gesù con animo grato e desideroso di conoscere Colui che lo aveva riabilitato da una malattia non solo fisica ma anche sociale".

Il decreto della Congregazione per le Cause dei Santi è stato firmato a seguito del riconoscimento di un miracolo della guarigione della neonata per la quale i i nonni chiesero l’intercessione. Paralizzata a letto dal 1960, offrì le sue sofferenze in particolare per papa Giovanni XXIII e per il buon esito del Concilio Vaticano II. Si spense il 28 maggio 1963e laa sua causa di beatificazione è iniziata a vent’anni dalla morte. I suoi resti mortali sono custoditi nel monastero delle Clarisse Cappuccine a Fabriano. Papa Francesco l’ha dichiarata Venerabile il 10 ottobre 2016.

Per la nuova beata domenica, all’Angelus, sono arrivate anche le parole di papa Francesco: "Maria Costanza Panas, monaca clarissa cappuccina, accoglieva quanti bussavano al monastero infondendo in tutti serenità e fiducia. Negli ultimi anni, gravemente inferma, offrì le sue sofferenze per il Concilio Vaticano II, di cui ricorre martedì (oggi, ndr) il sessantesimo di apertura). La Beata Maria Costanza – ha concluso il pontefice invitando i presenti all’angelus a fare ‘un applauso alla nuova beata’ - ci aiuti ad essere sempre fiduciosi in Dio e accoglienti verso il prossimo".

Sara Ferreri