"Beko/Whirlpool, nessuna certezza per i lavoratori"

Sindacati preoccupati in vista del piano industriale che arriverà dopo l’estate: l’azienda non ha fornito risposte nell’incontro al ministero

"Beko/Whirlpool, nessuna certezza per i lavoratori"

"Beko/Whirlpool, nessuna certezza per i lavoratori"

Beko/Whirlpool crescono le preoccupazioni nel Fabrianese dopo l’incontro nei giorni scorsi in Ministero. "Durante il primo incontro conoscitivo con la nuova società al Mimit, la Beko Europe – rimarca Giampiero Santoni, segretario regionale Fim Cisl - ha illustrato la situazione di difficoltà del settore che sta colpendo l’area Ema nel medio e lungo termine e che conosciamo molto bene a Fabriano visto il grande utilizzo di ammortizzatori sociali, fatto che sicuramente non ci aiuta. Nello stesso tempo nonostante le nostre richieste di rassicurazioni sul mantenimento occupazionale, dei siti produttivi e impiegatizie e l’ulteriore richiesta di non delocalizzazione le produzioni già in difficoltà in altre aziende sempre della stessa Beko, l’azienda non ha sortito risposte. È importante mantenere la centralità della vertenza in sede istituzionale quale il Mimit e la partecipazione delle istituzioni coinvolte come la Regione che nell’ultimo incontro era al tavolo della discussione. Da parte sindacale e dei dipendenti rimangono tutte le preoccupazioni di un piano industriale che potrebbe stravolgere l’intero gruppo: per questo abbiamo pressato il Governo per un incontro a settembre, prima del varo dello stesso piano, per cercare per quanto possibile di impegnare l’azienda a investimenti e rilancio dei nostri siti. Fabriano e il territorio marchigiano non si possono permette ulteriori delocalizzazioni e perdite occupazionali". Parla di "desaturazione e crescita molto lenta" Pierpaolo Pullini per la Fiom Ancona: "La semplice Golden power non basta, ma le istituzioni debbono dire quali strumenti intendano mettere in campo affinchè la multinazionale investa in Italia e la metta al centro del grande progetto di diventare primo player mondiale dell’elettrodomestico. E’ importante il coinvolgimento delle parti sociali a un prossimo tavolo da convocare a breve". Si tratta di un grande gruppo globale che in Europa conta oltre 20mila dipendenti, 11 siti produttivi, 6 laboratori di R&D e 16 marchi, fra cui Beko, Grunding, Whirlpool, Hotpoint, Indesit.

"L’attuale fase è caratterizzata da una domanda di mercato debole – rimarcano Fim Fiom e Uilm - in calo sensibile da due anni e da un significativo aumento dei costi. Di conseguenza si sta assistendo a una contrazione sia dei volumi con saturazioni degli stabilimenti inferiore al 50% con tendenza a calare, con ulteriore riduzione dei margini. Inoltre è molto aggressiva la concorrenza dei produttori asiatici, soprattutto cinesi. Per i prossimi cinque anni si prevede infine solo una leggera crescita del mercato degli elettrodomestici".

Sara Ferreri