Il tragico schianto sulla strada della Bruciata
Ancona, 19 luglio 2022 - A due anni dalla morte del piccolo Christian Durazzi, appena sei anni, il papà Giacomo, 37 anni, chiede di patteggiare davanti al gup Alberto Pallucchini del Tribunale di Ancona. La dinamica dell'incidente fa ancora tremare le vene ai polsi: il bambino era in auto - una Fiat 500 - con il padre quando, dopo una curca, la macchina finì contro un furgone fermo, a bordo strada, adibito alla raccolta di rifiuti ingombranti. Teatro della tragedia, la strada della Bruciata, a Senigallia, in provincia di Ancona. Il piccolo sedeva sul sedile anteriore, lato passeggero: morì sul colpo.
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L'accusa di omicidio stradale
Giacomo Durazzi e il conducente del camioncino, di 62 anni, sono stati accusati di omicidio stradale e dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Daniele Paci oggi hanno formalizzato la richiesta di patteggiamento. Il giudice deciderà nell'udienza di giovedì prossimo. Per l'accusa il papà, che procedeva ad una velocità ridottissima in quel tratto, avrebbe dovuto rallentare ulteriormente in curva. Il mezzo fermo, un Fiat Iveco con tanto di pedana che in quel momento era alzata, non avrebbe dovuto fermarsi in quel punto, dove non c'era un'area di sosta e quindi occupava gran parte della carreggiata.
L'incidente il 20 agosto 2020
Il papà del piccolo è difeso dall'avvocato Roberto Marini, mentre il 62enne, originario di Fano, è difeso dall'avvocato Nicola Maria Ciacci. L'incidente era avvenuto poco dopo le 8 del 20 agosto 2020. Padre e figlio erano partiti da Monterado quella mattina, diretti al Bar Azzurro di Cesanella, quartiere dove l'uomo lavorava in un'officina con annessa concessionaria. Poco dopo una curva a Cesano, la vettura era finita contro il furgone, un mezzo privato abilitato al trasporto dei rifiuti ingombranti.