Christian Durazzi morto, il padre disperato dopo l'urto: "No amore, no"

L'uomo si accorge subito della morte sul colpo del figlio di sei anni, nello schianto con un camion dei rifiuti fermo sulla Bruciata

Il tragico schianto sulla strada della Bruciata

Il tragico schianto sulla strada della Bruciata

Ancona, 21 agosto 2020 - "No, amore no", la vita di Christian stroncata a sei anni nello scontro ieri in strada della Bruciata. Erano da poco passate le 8 quando la Fiat 500 nera di Giacomo Durazzi, 35 anni, è finita contro un camion adibito alla raccolta di rifiuti ingombranti, mentre transitava sulla provinciale 19 in località Cesano. Christian viaggiava sul sedile del passeggero, lo aspettava la colazione da Alessandro, al Bar Azzurro di Cesanella, quartiere dove il papà lavora in un’officina con annessa concessionaria.  

L’incidente si è verificato al chilometro 24, nella strada che collega Monterado, comune dove il piccolo viveva insieme ai papà Giacomo e mamma Romina. La dinamica del sinistro è al vaglio della polizia stradale intervenuta sul posto, coordinata dal Comandante Francesco Cipriano, per i rilievi. Il camion era fermo dopo la curva, stava recuperando i rifiuti ingombranti che vengono ritirati su prenotazione. Dietro la Fiat 500, una Lancia Y che ha assistito alla tragedia. Uno scontro violento, il camion è finito, in parte, nel campo che costeggia la carreggiata. La parte dell’utilitaria che ha urtato la sponda posteriore sinistra dell’autocarro, era la stessa dove si trovava il piccolo Christian, che non ha avuto scampo. Il suo corpicino è stato investito dalle lamiere, che dopo l’impatto si sono accartocciate, mentre pezzi d’auto sono volati lungo tutta la carreggiata, anche a distanza di metri. Il bimbo è morto sul colpo. Illeso il papà che quando si è girato, ha visto il proprio figlio senza vita. L’uomo ha iniziato a gridare "No amore no", si è disperato per qualche minuto, a fianco a lui, il personale medico che lo ha trasferito in ospedale in stato di choc. Sul posto anche un’eliambulanza che purtroppo è rientrata vuota. Ora si lavora per capire eventuali responsabilità: a limitare la visibilità dell’automobilista potrebbe essere stato il riverbero del sole. Poco dopo sul posto sono arrivati anche la mamma del piccolo Christian e gli zii, anche loro assistiti dal personale del 118 e delle forze dell’ordine. Momenti tragici in cui la disperazione e le lacrime hanno preso il sopravvento.

Una scena durissima : su un lato della strada il mezzo distrutto, nella lamiera, ancora le tracce di sangue. La salma del piccolo Christian è stata trasferita all’obitorio di Senigallia, in strada, gli agenti e i vigili del fuoco hanno atteso la rimozione dei mezzi. Illeso, ma incredulo il conducente del camion adibito alla raccolta rifiuti, anche lui sotto choc per l’accaduto. Il tratto interessato all’incidente è rimasto chiuso al traffico per circa 3 ore. A segnalare la chiusura della strada nell’accesso alla provinciale, una pattuglia di carabinieri. Non è la prima volta che quel tratto di strada diventa teatro di un incidente mortale: l’ultimo un anno e mezzo fa, mentre sono numerosi i sinistri che si verificano nel primo tratto di strada della Bruciata dove le curve impediscono spesso la visibilità e il riverbero del sole, in direzione mare al mattino e direzione monte il pomeriggio, rende difficile il transito, soprattutto in prossimità delle curve. Una strada dove si consiglia di percorrerla a scarsa velocità, anche per i numerosi passi di abitazioni private che s’incontrano nel percorso.