REDAZIONE ANCONA

Bobo Craxi per Busca: "Il Pd è ancora debole. Manca una vera alternativa"

L'ex sottosegretario Bobo Craxi critica il Pd per non riuscire a rappresentare le forze vive della società italiana, auspicando un'alternativa di sinistra. I Socialisti puntano su un'Europa forte e una maggiore integrazione.

Bobo Craxi per Busca: "Il Pd è ancora debole. Manca una vera alternativa"

"Il Pd non è ancora riuscito a mettere in rete le forze vive della società italiana, quelle che non sono legate alla destra. Non è un problema di formule, ma di indirizzo. Se le premesse sono queste, non ci siamo affatto. Forse aumenteranno i consensi, visti certi candidati a Bruxelles che non ci rappresentano. Ma di sicuro non si irrobustirà il ruolo di guida che spetta proprio a quel Pd, oggi incapace di trainare una forza alternativa e plurale in questo Paese". Una stoccata, neppure troppo velata, ai vertici democratici è arrivata dall’ex sottosegretario Bobo Craxi, membro della Direzione del Partito socialista italiano che ieri, al ristorante Amarcord di Ancona, ha tirato la volata al marchigiano Tiziano Busca, in lista nella coalizione Stati Uniti d’Europa che unisce, tra le altre, Psi, Italia Viva e +Europa. Presente anche il segretario regionale del Psi, Boris Rapa, accanto ad altri rappresentanti locali e simpatizzanti.

"Le Marche hanno una grande tradizione socialista, che auspico possa essere di forte stimolo per la sinistra italiana – ha ribadito Craxi –. Su questo noi puntiamo e speriamo. Ma la prospettiva è legata piuttosto alla capacità di creare un’alternativa a questo Governo. Un’alternativa che, al momento, non c’è. E, se le ultime Regionali hanno insegnato qualcosa, in futuro dovrà tenere insieme i partiti di Renzi, Calenda, le forze ecologiste, pacifiste e cattoliche che non si riconoscono in questa destra. Dopo i primi due anni di Esecutivo Meloni è stata registrata una perdita sul piano economico a livello nazionale, ma anche europeo". Dunque l’esponente del Psi ha specificato che il tentativo del partito rappresentato dal garofano rosso è quello di "ricostruire, nel segno socialista, democratico e degli Stati Uniti d’Europa. Il voto non sia una scelta incidentale, ma convinta. Spero di sbagliarmi, ma se dovesse esserci un saldo di partecipazione italiana sul continente europeo intorno al 50 per cento, ci troveremmo di fronte ad una crisi democratica".

Ed è così che i Socialisti ripongono aspettative nelle elezioni di sabato e domenica prossimi e, al contempo, confidano che emerga una posizione chiara, "fortemente europeista. Tra Governo ed Europa dovrà esserci maggiore integrazione, più unità. All’Europa stessa manca una guida politica e se vi aderiscono Nazioni refrattarie, il rischio che l’Unione scompaia è reale. Per noi se l’Europa è più debole, anche l’Italia è più debole. E invece serve un’Europa forte". "Proviamo un’angoscia politica perché si stanno presentando alcuni pericoli tra guerre, crisi di ritorno e incomprensioni nell’Ue. Manca visione per affrontare le sfide internazionali". Quella che aveva lo storico leader Giacomo Matteotti, ricordato a cento anni dalla morte dalla Camera dei Deputati. Craxi c’era: "Una grande emozione. Siamo gli eredi di quella tradizione, di quel martirio. Persino lui parlava di Stati Uniti d’Europa all’indomani del primo conflitto mondiale e si oppose con coraggio al regime fascista".

Giacomo Giampieri