Bomba Ancona, chiusi anche alberghi e chiese. Tutto quello che c'è da sapere

Sarà fatta brillare il 20 gennaio. L'assessore Foresi: "Sarà uno sgombero intelligente", dieci ore di operazione

Ordigno bellico alla stazione, la bomba verrà fatta brillare il 20 gennaio

Ordigno bellico alla stazione, la bomba verrà fatta brillare il 20 gennaio

Ancona, 27 novembre 2018 - E’ già attivo il numero gratuito dedicato del Comune 800.65.3413 che risponde alle domande sulla bomba negli orari 9-13 dal lunedì al venerdì; in aggiunta fino alle 16 il giovedì e anche nella fascia pomeridiana dalle 15 alle 17 il martedì (successivamente gli orari verranno ampliati) per avere risposte ad eventuali dubbi o informazioni da parte dei cittadini all’interno della zona rossa. «Le persone svantaggiate – ha detto il dirigente dei servizi sociali, Ciro Del Pesce – saranno quelle con più difficoltà a muoversi e per questo saranno ospitate in strutture diverse e più confortevoli come la Stella Maris, il Samaritano e il Centro Papa Giovanni. Al momento, gli intrasportabili censiti sono 13 e per loro ci muoveremo già la sera prima. Soluzioni estreme le troveremo in caso di cittadini che si trovano in condizioni di assoluta in trasportabilità, e che ci verranno segnalati dall’Asur.

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«Durante questa emergenza – ha ribadito l’assessore Stefano Foresi - serve la collaborazione di tutti. Lavoriamo per una evacuazione più intelligente possibile e meno difficoltosa inoltre, saranno fasi graduali e controllate. Un aggiornamento con gli organi di Stampa per tenere informati i cittadini, sarà molto frequente». Nessuno è dunque abbandonato a se stesso. «Lavoreremo anche con il volantinaggio – ha proseguito – stampando un manifestino anche in varie lingue, nel quale andremo a ribadire tutte le modalità da adottare per l’evacuazione». Stando alle prime stime, saranno evacuati anche «alberghi e B&b per un totale di 23 strutture – ha continuato –; 4 chiese (Giovanni Battista, Stazione, Salesiani e Crocifisso); le 2 moschee in via Dalmazia, la chiesa Evangelica e la sala dei testimoni di Geova in largo Sarnano. Chiuse anche le farmacie Ferranti, Ferrovia e Nazionale».

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Nessuna attività lavorativa sarà quindi operativa e la circolazione, sia a piedi che in auto, è interdetta per tutto l’arco della durata dell’intervento. L’evacuazione durerà dunque 10 ore. «L’Esercito ci ha dato questi tempi – ha ricordato – come limite di massimo. Indubbiamente si vuole lavorare comunque durante le ore che hanno più luce. Un lavoro in totale sicurezza, con tanto di bunker costruito attorno alla zona del ritrovamento della bomba che verrà poi fatta brillare in una cava, dove verrà trasportata». Ovviamente i cittadini rimarranno costantemente aggiornati non solo «tramite il numero verde che, con l’approssimarsi della data del 20 gennaio – ha proseguito – vedrà anche una seconda linea; bensì pure con gli aggiornamenti sul sito internet del Comune e i nostri social». Nell’occasione, per la giornata del 20 gennaio il centro di coordinamento delle operazioni sarà localizzato nella caserma dei vigili del fuoco e l’assistenza alla popolazione nelle varie sedi, verrà garantita anche sotto il profilo sanitario con la presenza della Croce Rossa e Gialla. Il suggerimento del Comune è comunque quello di lasciare «le proprie case già la sera prima o al mattino presto – è stato ricordato – tenendo presente che la zona rossa va lasciata entro e non oltre le ore 8».

La mappa delle vie a rischio