Bomba day Ancona, finita l'emergenza. "Un successo"

Gli artificieri del Genio militare fanno esplodere le cariche in sicurezza. Il prefetto: "E' andato tutto nel migliore dei modi"

L'ordigno bellico esplode nella cava di Jesi

L'ordigno bellico esplode nella cava di Jesi

Ancona, 20 gennaio 2019 - Si è conclusa alle 13,10 la fase di emergenza del bomba day (video) e sono stati riaperti i varchi per permettere alle persone di tornare nelle proprie case (VIDEO), dopo una mattinata trascorsa forzatamente lontani. Il primo varo a essere riaperto è quello di via Giordano Bruno. Dal quartiere del Piano, dunque, riparte la normalità della città: tornano gli autobus e le strade ricominciano ad animarsi. Tornano a casa anche i pochi cittadini che avevano scelto di trascorrere la mattinata nei centri di raccolta prediposti dal Comune: circa 200 quelle al PalaPrometeo (Palarossini), soltanto 6 al Palascherma. 

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La linea ferroviaria Adriatica ripende il suo normale servizio intorno alle 15,30. Intanto, gli artificieri del Genio Ferrovieri dell'Esercito Italiano si occupano di portare le cariche esplosive dell'ordigno nella cava di Jesi dove viene fatta brillare (VIDEO) in sicurezza. "Tutto sta andando molto bene - spiega il prefetto, Antonio D'Acunto, che poco fa ha fatto il punto della situazione dalla Sala operativa integrata (Soi) presso il comando dei vigili del fuoco -. Ci hanno informato che l'ordigno è in condizione di non nuocere: l'attività è andata a buon fine ed è stato despolettato".

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"È tutto finito con largo anticipo, potete rientrare nelle vostre case". Così il sindaco Valeria Mancinelli (VIDEO) ha dato l'annuncio del cessato pericolo, ringraziando tutte le persone che hanno lavorato in questi giorni parlando di "giorni complessi, con una preparazione impegnativa, ma tutto è andato per il meglio". Mancinelli ha rivolto un pensiero alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco, all'esercito e agli artificieri, ai volontari, alle associazioni, ai dipendenti comunali e soprattutto all'assessore Stefano Foresi e al comandante dei vigili Liliana Rovaldi. "Grazie a voi cittadini, in particolare ai 12.000 che hanno collaborato in maniera splendida", ha concluso.

Finisce così la lunga giornata della città, iniziata all'alba con le sirene della polizia municipale (video) che, a partire dalle 5, chiamavano 12mila residenti della zona rossa (foto) a lasciare le loro case. Le pattuglie hanno girato di continuo per tutte le vie. Pian piano i cittadini, in particolare gli anziani, si sono allontanati dalle proprie case dopo essersi accertate di averle chiuse.

Alle 9.25 gli artificieri dell'Esercito del reggimento genio ferrovieri (VIDEO) hanno iniziato a lavorare all'operazione di bonifica, una volta ricevuto il via libera dalla Soi (Sala Operativa Integrata). L'operazione è stata leggermente ritardata poiché si stava cercando una persona anziana, residente nella zona rossa, che non rispondeva ai parenti. Sul posto è stata inviata una pattuglia dei carabinieri. Risolta la situazione e accompagnato all'esterno l'anziano, si è avuto il via libera e sono iniziate le operazioni, che potrebbero durare 2 o 3 ore. 

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Il tutto si è svolto in quattro fasi. La prima si è conclusa alle 9.55 con la rimozione dell'innesco mediante un estrattore meccanico per opera dei genieri dell'Esercito effettivi al Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, nel Bolognese. Sono state ultimate intorno alle 13 la seconda (taglio dell'ordigno) e la terza fase, con la detonazione sul posto. Dalle 13.10, quindi, i residenti possono tornare a casa, visto che si è conclusa l'emergenza. La quarta parte dell'operazione, infatti, non implica lo sfollamento di persone: il residuato bellico è stato trasportato alla cava di via della Barchetta, nei pressi del fiume Esino, per il brillamento.

“Possiamo dire che tutto è andato nel migliore dei modi – sorride il prefetto prefetto Antonio D'Acunto -. E' stata un'operazione che ha visto tutte le componenti operare con le migliori predisposizioni attuando un'attività di pianificazione non semplice. Ancona ha risposto molto bene, con un'ottima operazione di protezione civile. Oggi tutto il sistema – ha concluso - si può ritenere abbia fatto un salto di qualità”. Soddisfazione anche da parte dell'assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi. “E' stato un momento importante e di solidarietà – ha detto -. Ringrazio la cittadinanza per la collaborazione, un grazie di cuore a tutti e, ovviamente, agli artificieri”.

In mattinata, durante i controlli delle forze dell'ordine ai varchi, sono stati identificati alcuni residenti trovati a girare all'interno della 'zona rossa'. Appena usciti di casa, hanno spiegato che erano a conoscenza dell'evacuazione ma si erano svegliati tardi e stavano provvedendo in quel momento. Nelle ore calde due droni dei vigili del fuoco di Ascoli Piceno hanno monitorato la 'zona rossa' per un servizio di sicurezza e antisciacallaggio.

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Anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha espresso grande soddisfazione per la sinergia messa in atto da tutte le Istituzioni: "Voglio congratularmi innanzitutto con gli artificieri dell'Esercito del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, per la delicata operazione di disinnesco e bonifica e poi con la Prefettura, con tutte le Forze dell'Ordine, con la Protezione Civile e con le Istituzioni Civili che hanno contribuito a ridurre al minimo il disagio causato da questa delicata operazione, nell'ambito di quella interoperabilita' fra dicasteri necessaria al funzionamento del sistema Paese".