Caterpillar irremovibile: i cilindri dalla Cina

Ribadita la volontà di chiudere Jesi e mandare a casa 260 persone. Ieri assemblee in attesa del Mise. Morani: "Ritirate il piano"

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E’ su tavolo nazionale la situazione della Caterpillar che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Jesi con 260 maestranze "pur non essendoci alcuna crisi" come ripetono come un mantra davanti ai cancelli sindacalisti ed operai, anche ieri in sciopero per tre ore. In attesa della chiamata del Mise che però non dovrebbe arrivare a breve, ieri ai sindacati è arrivata la convocazione per un nuovo incontro in Regione che si terrà martedì prossimo. Il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi infatti dopo le tute blu e i sindacati hanno incontrato in separata sede la proprietà che avrebbe ribadito la decisione del Cda di cessazione dell’attività produttiva di Jesi senza se e senza ma, per prendere i cilindri in Messico e Cina potendo tagliare così un 20 per cento dei costi. Ieri mattina gli operai si sono riuniti in assemblea dalle 11 alle 13 e dalle 13 alle 15 nei due turni raccontando la loro vicenda davanti alle telecamere di La Sette "L’aria che tira" condotta da Myrta Merlino. Delusione, rabbia sconcerto, ma anche forza che viene trasmessa anche dalle realtà vicine come Fiat ed Elica i cui operai hanno voluto portare solidarietà ieri mattina. Oggi i lavoratori faranno altre tre ore di sciopero e si sposteranno davanti ai cancelli della Fiat Cnh i cui dipendenti saranno in assemblea. C’è grande solidarietà tra i dipendenti delle aziende del territorio e davanti ai cancelli di via Roncaglia arrivano anche pentoloni di pasta e birra per rifocillare le maestranze in sciopero. "Chiederemo – spiega per la Fiom Maurizio Gabrielli - che all’incontro del 21 in Regione ci sia anche l’azienda così che la convocazione al Mise arrivi il prima possibile". Avendo lo stabilimento meno di 300 dipendenti infatti propedeutico al tavolo al Ministero è un confronto in Regione alla presenza delle parti interessate. "Oggi vi porterò con me alla Camera" ha detto agli operai in diretta alla trasmissione de La Sette Alessia Morani deputata dal Pd. "La Caterpillar – ha aggiunto in aula - è una azienda in bonis che lavora su tre turni e ha bisogno di straordinari. Si tratta di una speculazione del tutto inaccettabile sulle spalle dei lavoratori. Il ministro Giorgetti convochi immediatamente l’azienda, il piano di licenziamenti deve essere ritirato". "Lavoro qui da 14 anni – spiega davanti ai cancelli Alam Shamsul di 38 anni – anche quando nel 2008 si facevano tre settimane di cassa integrazione e una di lavoro non si è parlato mai di chiusura. Fino a poche settimane fa ci facevano i complimenti per come lavoravamo e lavoravamo moltissimo. Ad aprile ho fatto il mutuo per comprare casa e ho tre figli. Spero di risvegliarmi da questo brutto incubo". "Cercherò un altro lavoro – dice Manuel Capomasi di Santa Maria Nuova -anche se non sarà facile".

Sara Ferreri