MARINA VERDENELLI
Cronaca

Cattivi odori, l’Appello conferma la condanna all’ex ad della Bufarini

Condanna per getto pericoloso di cose confermata anche in Appello, ma con una pena ridotta perché alcuni reati nel frattempo...

L’azienda Bufarini di Falconara

L’azienda Bufarini di Falconara

Condanna per getto pericoloso di cose confermata anche in Appello, ma con una pena ridotta perché alcuni reati nel frattempo si sono prescritti. E’ il processo relativo all’opificio Bufarini di Castelferretti, quello protagonista dei cattivi odori avvertiti dalla popolazione dal 2015 al 2018. Le puzze diventarono un caso e mobilitò anche il Comune di Falconara. In primo grado erano stati riconosciuti i cattivi odori ma non l’inquinamento ed era stato condannato solo l’amministratore di allora, Matteo Caimmi, 37 anni. Aveva preso due mesi di reclusione. Assoluzione piena, perché il fatto non sussiste, per la società Eredi e per il direttore tecnico Giordano Bufarini, 69 anni, che ha lavorato per l’azienda fino al 2014. La sentenza era uscita il 27 giugno del 2023. Caimmi ha fatto appello per quel verdetto che lo ha visto come unico condannato. Ieri la Corte di Appello di Ancona ha riformulato la pena perché le emissioni dei cattivi odori, quelle fino a novembre 2018, si sono ormai prescritte. Rimanendo solo quelle di dicembre la pena è stata ricalcolata a 22 giorni di reclusione per l’imputato. La Corte di Appello ha confermato il pagamento per Caimmi di una provvisionale di 5mila euro al Comune di Falconara, parte civile con l’avvocato Roberto Tiberi, e 2.500 euro sia al comitato ambientalista Ondaverde che a sette famiglie che nel processo erano parti civili con le avvocate Monia Mancini e Francesca Petruzzo.

m.v.