Coronavirus Ancona Torrette, già pieno il reparto di Malattie infettive

Sabato sera esposto il cartello 'Tutto esaurito': così quattro pazienti con polmonite da Covid sono stati parcheggiati in Pronto soccorso

Pieno il reparto di Malattie infettive a Torrette

Pieno il reparto di Malattie infettive a Torrette

Ancona, 19 ottobre 2020 - Siamo al 18 ottobre e le malattie infettive dell’ospedale di Torrette sono piene. Subito in salita la strategia dei vertici di Ospedali Riuniti e della Regione che volevano evitare un ritorno al passato con la necessità di creare le altre aree Covid che hanno funzionato a marzo, ma che poi hanno prodotto danno collaterali ancora pesanti. In poche ore pronto soccorso preso di nuovo d’assalto da tantissimi casi sospetti Covid. La nuova Obi, Osservazione breve intensiva, inaugurata dieci giorni fa alla presenza del neogovernatore Acquaroli, con ogni probabilità diventerà l’area Covid del reparto in quanto attrezzata preventivamente con la pressione negativa, parametro decisivo durante tutta l’emergenza pandemica. Nel giro di due giorni occupati quindici posti, segno che il Covid-19 è ormai tornato a colpire con una certa frequenza. Emblematico quanto accaduto tra sabato e le prime ore di ieri, con una raffica di pazienti arrivati in pronto soccorso e la difficoltà a ricoverarli. Già verso le 20 clinica e divisione di malattie infettive hanno mostrato il cartello ‘Tutto esaurito’, mettendo in difficoltà la parte Covid del ps dove sono stati parcheggiati ben 4 pazienti positivi e con polmoniti abbastanza serie. La situazione comincia a farsi delicata anche in terapia intensiva dove l’altro ieri due pazienti, entrambi con patologie pregresse, sono morti a causa dell’incidenza del Sars-Cov2. Nelle ultime 24 ore sono arrivati altri due pazienti da intubare a causa di quadri clinici con polmoniti bilaterali serie. Il grosso dei casi trattati nella clinica di rianimazione di Torrette sono arrivati dalla periferia. Esattamente ciò che si doveva evitare, ossia la congestione di Torrette. Questo sulla carta, purtroppo i fatti parlano di una situazione di nuovo caotica e non è da escludere che entro pochi giorni la direzione generale e quella sanitaria di Torrette decidano di ripristinare il vecchio assetto. Ieri altra giornata difficile con alcuni sospetti casi Covid arrivati in pronto soccorso, anche se con meno frequenza rispetto a quanto successo tra venerdì e sabato scorsi. Tra i positivi arrivati sabato in pronto soccorso anche un giovane di origini straniere portato dal 118 su disposizione della polizia ferroviaria. Il giovane, positivo ma asintomatico, aveva violato l’isolamento domiciliare e si trovava in stazione. Nonostante non avesse alcun sintomo, invece di essere riportato nella sua abitazione, oltre ovviamente ad una denuncia per aver violato la quarantena obbligatoria, è stato portato in ospedale. In questo modo ha rappresentato un ulteriore rischio per le persone e per gli operatori sanitari già in forte affanno in quel momento. Intanto sta bene ed è in isolamento domiciliare il chirurgo vascolare Gabriele Pagliariccio, risultato positivo al Covid nei giorni scorsi. Pagliariccio, impegnato anche in altri progetti di accoglienza, ha affidato ai social la conferma della notizia: "Ogni tanto è utile trovarsi dall’altra parte, quella del malato - ha scritto sulla sua pagina Facebook il noto chirurgo anconetano -. Ti fa capire tante cose, fa perdere sicurezze, atteggiamenti di superiorità, fa riflettere, ti fa sentire compagno di viaggio". Positive al Covid e in isolamento anche due operatrici sociosanitarie (Oss) che prestano servizio in pronto soccorso.  Ovviamente Torrette, principale ospedale della regione, non può essere assolutamente indenne dall’impennata di ricoveri per Covid nelle Marche. I degenti superano la soglia dei 100, sono 101, +14 rispetto a ieri, dei quali 13 in terapia intensiva (+3).