CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

Così Ancona è cambiata nei secoli. Ecco "La città nella storia d’Italia"

Per la rubrica Ex libris oggi presentiamo il volume firmato da Rosario Pavia e Ercole Sori .

La copertina del libro

La copertina del libro

Com’è mutata Ancona nei secoli? Quale evoluzione sociale si è affiancata a quella storica? "La storia della città si legge nelle sue vie e nelle sue piazze, nel duomo e nel palazzo municipale, nei conventi e nelle chiese, nei porti e nei mercati, nelle fortezze e nei suoi quartieri popolari, nella sua topologia e nella trasformazione o snaturamento dell’ambiante naturale". Così si legge nell’introduzione del volume, conservato nella Biblioteca comunale Benincasa dal titolo: "Le città nella storia d’Italia: Ancona". Edito da Laterza nel 1990, il libro fa parte di una collana in cui sono raccontate le principali città d’Italia con lo scopo di proporre "una sintesi stringata, ma ineccepibilmente documentata, dell’evoluzione urbana".

I due autori, Rosario Pavia e Ercole Sori descrivono sia la storia urbanistica della città attraverso i secoli, sia quella politica, economica, sociale e culturale non tralasciando di "individuare le inerzie, le continuità, le accelerazioni, le fratture" che l’hanno caratterizzata. La ricerca che parte dall’origine greca di Ancona, arriva sino al XX secolo ed è ricca di immagini, riproduzioni di stampe e documenti antichi, di disegni e progetti di palazzi e quartieri, di piani regolatori per il porto e la città da quando era parte dello Stato Pontificio. Ancona e la sua evoluzione sono raccontate sotto ogni aspetto e di sicuro interesse è la parte relativa alla comunità che l’ha vissuta in un periodo che va dal Medioevo all’Età Contemporanea. L’evoluzione demografica con quanto l’ha determinata dai terremoti alle epidemie, dai traffici portuali alle attività commerciali e artigianali. Ci sono anche alcune tavole ottocentesche che riprendono dai registri parrocchiali le attività degli abitanti nelle singole parrocchie offrendo un quadro reale di come in quegli anni era suddivisa la società anconetana a seconda del quartiere in cui risiedeva. Va evidenziato che i due autori hanno dovuto fare comunque delle scelte proiettandosi "nel dibattito circa lo sviluppo della città attuale" privilegiando la storia moderna e contemporanea mentre sul piano della ricerca "si è preferito approfondire i documenti dell’Archivio comunale relativi al periodo post unitario". Resta indubbio il grande valore di questa ricerca per chiunque voglia conoscere più dettagli su aspetti che riguardano da vicino Ancona nella sua evoluzione urbanistica, economica e sociale.

Claudio Desideri