"Così finalmente si sana una ferita anche politica"

La vecchia giunta nel mirino di Seneca e Santini: "Per anni abbiamo abbaiato alla luna senza risultati".

"Così finalmente si sana una ferita anche politica"

"Così finalmente si sana una ferita anche politica"

"Il Comune di Ancona ha sanato una ferita". A dirlo è Gilberto Santini, direttore dell’Amat, chiamato a co-organizzare il cartellone estivo dell’Anfiteatro Romano con due appuntamenti legati al Tau (Teatri Antichi Uniti). La sua è una carezza all’amministrazione di centrodestra e, di conseguenza, un pugno sullo stomaco alla vecchia giunta di centrosinistra pur senza nominarla mai: "Per anni abbiamo abbaiato alla luna senza alcun risultato – ha detto in conferenza stampa Santini – La luce su questo meraviglioso spazio culturale è rimasta inspiegabilmente spenta, ora invece c’è grande felicità per l’allestimento di un simile cartellone. Per tredici anni il Tau non ha potuto godere di quello che potrebbe essere considerato il miglior esempio di teatro antico su cui pianificare opere di alto livello come quelle che presentiamo a luglio. Invece non c’è stato nulla. Quando si parla di teatro si intende proprio un sito di questo genere e non altro".

Se Santini ha lasciato ben intendere a chi fossero dirette le sue parole, Giovanni Seneca, direttore artistico del Festival Adriatico Mediterraneo è stato più diretto, senza peli sulla lingua: "Con la vecchia amministrazione di centrosinistra (a guida Mancinelli, ndr) abbiamo sofferto molto a causa della loro mancata vicinanza, cosa che invece è garantita dal sindaco Silvetti. Non c’erano problemi di risorse – ha aggiunto Seneca – quelle non sono mancate, c’era un problema di scarsa attenzione". Lo stesso Seneca alcuni mesi fa aveva guidato la fronda delle associazioni culturali doriche che protestavano per il taglio delle risorse legate alla cultura, poi le frizioni sono rientrate: "Quando l’assessore Bertini ci ha informato che la Mole non sarebbe stata più utilizzata per determinati eventi ci siamo preoccupati. In fondo quest’anno avremmo celebrato i 30 anni di spettacoli proprio alla Mole, dal ‘94 a oggi, ma quando ci ha proposto l’Anfiteatro siamo rimasti di stucco perché è un sito ancora più bello ed emozionante".

Ieri, insomma, è andata in scena una sorta di resa dei conti di stampo politico piuttosto che culturale, fino alla conclusione degli interventi con le parole di Maria Cristina Rossi, membro del Cd’A di Estra, la partecipata che sponsorizza il cartellone: "Fino a quando ci saranno eventi culturali così interessanti noi ci saremo. Lo faccio anche per i miei figli e per i giovani di questa città che hanno bisogno di eventi di qualità".