Ancona, crolli alla spiaggia della Grotta Azzurra

Dopo il maltempo dei giorni scorsi: l’area è già interdetta ma ci vanno in tanti

Spiaggia della Grotta Azzurra

Spiaggia della Grotta Azzurra

Ancona, 15 luglio 2019 - Bella ma continua a franare. Non c’è pace per la spiaggia del Passetto dove la falesia si briciola facendo rotolare sassi e terra fino al mare. E’ successo di nuovo alla spiaggia della Grotta Azzurra, in un tratto ancora interdetto ai bagnanti ma dove i divieti però sono spesso violati. Dopo la tempesta di martedì scorso, che ha danneggiato diversi stabilimenti a Numana (la costa si sta via via riprendendo assicurando comunque un servizio ai turisti), le conseguenze dell’ondata di maltempo si sono fatte sentire anche sulla spiaggia anconetana, lungo il tratto che si trova proprio sotto il parco del Cardeto. Diversi i ciottoli scivolati giù a ridosso delle grotte e del bagnasciuga, ancora visibili sabato, che per pura fatalità non ha colpito nessuno.

«Non sapevo nulla, farò fare degli accertamenti – dice l’assessore Stefano Foresi, assessore alla sicurezza, informato dal Carlino del nuovo smottamento – quello è un tratto vietato ai bagnanti perché si attende la messa in sicurezza della collina sovrastante. A tale proposito pochi giorni fa lo Stato ha stanziato 2 milioni e 600mila euro, attraverso la Regione, proprio per la falesia del Passetto. Adesso dobbiamo presentare il progetto e poi potranno partire i lavori per ultimare il tratto che manca, sia alla Grotta Azzurra che alla seggiola del Papa».

A causa delle continue frane, più frequenti d’inverno, quando il vento e le precipitazioni sono più abbondanti e violente, il Comune aveva emesso una ordinanza a settembre 2017 per chiudere lo stradello che porta alla Grotta Azzurra (da via Panoramica) vietando quindi già a monte l’accesso in spiaggia per motivi di sicurezza. Sull’arenile erano finiti dei grossi massi e altri detriti rocciosi pericolosi per l’incolumità pubblica. A gennaio di quest’anno una nuova chiusura, sempre con una ordinanza sindacale, cautelativa e precauzionale perché il Comune doveva effettuare una indagine sulle strutture di sostegno delle opere di messa in sicurezza di parte della falesia.

Lo stradello non si sa di preciso se è stato mai ufficialmente riaperto per la stagione estiva. La spiaggia non è tutta accessibile e persistono a valle le barriere che vietano, con tanto di cartello che indica il pericolo della caduta massi, il passaggio e lo stazionamento dopo le prime grotte fino al confine con la Fincantieri. La falesia infatti, in parte già messa in sicurezza grazie a delle rete metalliche che fermano eventuali frane fino al mare, attende un intervento per il secondo tratto rimasto interdetto. Un secondo stralcio dei lavori ancora da appaltare.