Degrado, frazioni in rivolta "Ritardi per il lockdown"

Il Comune si appella all’emergenza del coronavirus e spiega le prossime mosse. L’assessore Foresi: "A Sappanico i ruderi potrebbero essere sotto tutela".

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I ruderi di Sappanico potrebbero essere sotto la tutela della Sovrintendenza. Ecco perché il Comune ancora non ha provveduto ad abbattere definitivamente il manufatto di sua proprietà, che si trova nella strettoia della frazione, insieme alle macerie di abitazioni private che stanno compromettendo la sicurezza della strada e motivo di varie proteste da parte dei residenti. Nel merito è stato nominato un tecnico che sta svolgendo una indagine per ricercare il vincolo di interesse storico perché il manufatto dovrebbe essere stato realizzato tra la fine dell’800 e gli inizi del 900.

"A questo accertamento – fa sapere il Comune – seguirà un parere della Soprintendenza, indispensabile per la demolizione e per la realizzazione dell’opera". Si prevedono tempi lunghi e forse altre manifestazione ad opera dei cittadini della frazione che hanno fatto l’ultima sabato scorso, con un residente che si è messo al semaforo regalando a tutti i passanti un centesimo come segno di protesta. Quelle macerie aspettano di essere rimosse ormai da dieci anni. Per il bene di sua proprietà il Comune ha incaricato un tecnico per redigere un progetto definitivo di demolizione e successivamente la realizzazione di un parcheggio a raso che però è vincolato al parere delle Belle Arti.

Sappanico non è l’unica frazione ad essere scontenta dell’operato dell’amministrazione comunale.

Sul versante opposto, a Varano, un altro comitato ha da ridire per l’erba alta, insetti, fossi non puliti e buche. Tutti interventi promessi dall’assessore alle Manutenzioni Stefano Foresi che i residenti avevano incontrato a febbraio scorso, prima del lockdown. "Le promesse non sono state rispettate – scrive in una nota il Comitato di Varano – nell’incontro fatto con l’assessore Foresi aveva garantito che per il 2020 sarebbe partita l’assegnazione alla ditta per lo sfalcio delle scarpate, per la pulizia delle banchine stradali e degli attraversamenti scolo acque piovane. Non è mai accaduto negli ultimi 50 anni che, arrivati al 30 luglio, nessuno dei predetti lavori sia stato fatto o quasi". I cittadini concordano che occorre immediatamente intervenire perché le erbacce invadono la carreggiata in entrambi i lati, le erbe infestanti sono aumentate a dismisura, sono aumentati gli insetti di ogni genere, pericolosi per la salute e l’arrivo di mezzi pesanti autoarticolati in paese che si incastrano tra le abitazioni richiede una segnaletica che indichi limiti di altezza e larghezza. Occorrono pulizie e manutenzioni all’interno del cimitero e riparazioni del manto stradale per buche.

Il Comune risponde che lo sfalcio dell’erba è iniziato da due giorni nella zona a sud di Ancona, con Poggio, Portonovo, Varano e strada del Trave. Si proseguirà per la via del cimitero, gli Angeli, e le due strade che portano al centro collinare. "Anconambiente interviene ogni mercoledì – risponde Foresi – per la pulizia delle strade e degli arredi pubblici del paese. Non ci siamo dimenticati della frazione, a testimonianza ci sono gli asfalti su alcune strade, la riqualificazione di tutti gli impianti di illuminazione sia del centro storico che della circonvallazione, passando per la creazione del passaggio pedonale rialzato e dossi per la sicurezza della viabilità e dell’attraversamento dei pedoni. Si aggiunge l’installazione delle telecamere per la videosorveglianza all’ingresso della frazione. I ritardi verificati sono da imputare al lockdown".

ma. ver.