
Il campione anconetano di fioretto, Tommaso Marini, ha avuto un anno difficile nel singolare: ora riposo in vista della nuova stagione
Europei e Mondiali nel cassetto a rimpinguare ulteriormente un palmares ragguardevole per un atleta di appena 25 anni, ora è tempo di riposo. Tommaso Marini ha concluso con una nuova medaglia pregiata i Mondiali di Tbilisi in Georgia aggiungendo un ulteriore titolo a quello conquistato a giugno agli Europei: in meno di due mesi il fiorettista di Ancona, classe 2000, ha conquistato tre medaglie nelle due rassegne più importanti della scherma, Olimpiadi escluse: un oro a squadre e un bronzo individuale agli Europei genovesi di giugno, un oro a squadre al Mondiale.
E pazienza per la delusione iridata nell’individuale, dove Marini si presentava da campione in carica ma è uscito presto dal tabellone. "È stato un anno davvero intenso, ricco di emozioni, cambiamenti e difficoltà – sottolinea Marini -. Ne ho sentite tante sul mio conto da atleta, forse è vero non è stata l’annata migliore della mia vita ma non mi sento deluso dal mio lavoro anzi…. Ho cercato di affrontare le difficoltà nel migliore dei modi, ho provato a non scoraggiarmi e a cercare il fuoco che serve per vincere. Abbiamo fatto una stagione a squadre memorabile, grazie ai miei compagni di avventura".
"Come atleta individuale potevo dare di più - ammette Marini - ma ho comunque dimostrato di essere solido concludendo così la stagione da numero 3 del ranking mondiale: da ormai quattro anni sono nella top 8 mondiale, non è facile. Qualche volta ho bisogno di dirmi bravo pure io. Ora il mio corpo grida solo una cosa: vacanze! Scherma, noi ci rivediamo a settembre".
Tra poco più di un mese si ripartirà, per incrementare ancora un medagliere già ricco e con un occhio a Los Angeles 2028, che resta il sogno da coronare dopo l’argento a squadre di Parigi.
Andrea Pongetti