GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Esalazioni, i sindaci fanno fronte comune: "Una criticità che riguarda l’intera zona"

Falconara, Chiaravalle, Montemarciano e Monte San Vito si uniscono alla battaglia di Falconara: "Coinvolgeremo Ancona e Camerata"

Esalazioni, i sindaci fanno fronte comune: "Una criticità che riguarda l’intera zona"

"Ringrazio i miei colleghi che sono venuti ed hanno accolto l’invito. È indispensabile fare fronte comune perché il problema, evidentemente, non riguarda soltanto Falconara, anche se qui è più accentuato. Abbiamo convenuto alcune soluzioni e le modalità per affrontare la situazione. Prima fra tutte, chiederemo un incontro al prefetto Saverio Ordine per evidenziare la criticità che ci riguardano. Inoltre avrò un incontro con Arpam (avvenuto nella stessa mattinata di ieri, ndr) per chiedere un monitoraggio continuo della nostra area e della nostra comunità, anche con laboratori mobili". Parola di Stefania Signorini.

E così, i sindaci da Falconara alla Vallesina, fanno rete e si uniscono per fronteggiare insieme le esalazioni che dal periodo di Natale stanno interessando i rispettivi territori. Il primo cittadino falconarese, ieri alle 9, ha chiamato al Castello la collega di Chiaravalle Cristina Amicucci, Damiano Bartozzi e Andrea Tittarelli, sindaco e vice di Montemarciano, e l’assessore all’Ambiente di Monte San Vito Piero Medi, in rappresentanza del sindaco Thomas Cillo. Ora, per rendere queste azioni sinergiche ancora più incisive, si punta a coinvolgere il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e l’omologo di Camerata Picena, Davide Fiorini, dove ugualmente i fenomeni odorigeni sarebbero percepiti. "Vogliamo sollecitare le autorità e gli Enti preposti affinché ci possano aiutare a capire l’origine e il contenuto di queste esalazioni che si sono intensificate nell’ultimo periodo – la voce di Amicucci al Carlino, a margine del vertice di piazza Carducci –. Quest’incontro è fondamentale per intraprendere un percorso condiviso, che vada a tutelare la salute dei cittadini di questo territorio. Non dimentichiamo, infatti, che questa zona è Aerca (Area ad elevato rischio di crisi ambientale) e dunque soggetta a problematiche di carattere ambientale". A ruota, Tittarelli: "La riunione serve per fare fronte comune e cercare di risolvere un problema che non è soltanto di Falconara, ma anche dei comuni limitrofi. Vogliamo attivare gli Enti sovraordinati che hanno le competenze per fare un monitoraggio preciso e capire quali sono le criticità". Dunque, Medi: "Stare insieme significa avere più forza per essere ascoltati. Il fenomeno coinvolge tutti allo stesso modo. Siamo sicuri che l’origine da cui scaturisce la problematica è senz’altro univoca, quindi da ora ci muoviamo contemporaneamente". I prossimi passi saranno rivolti agli organi tecnici per un impegno concreto sul territorio, come Arpam e Ispra per monitorare e verificare la qualità dell’aria anche con i laboratori mobili e campionare le sostanze inquinanti laddove non arrivano le centraline di rilevamento, nonché alle istituzioni per un coordinamento. Presto, si diceva, un incontro in Prefettura con gli amministratori delle zone interessate dalle esalazioni, la cui intensità è percepita in maniera maggiore proprio a Falconara. Dopo le 200 segnalazioni tra Santo Stefano e il 15 gennaio, ieri alle 12.30 l’Ufficio ambiente ne aveva già raccolte 26. Miasmi del tipo idrocarburi. Il sindaco Signorini ne ha parlato, subito dopo il summit al Castello, con i responsabili tecnici dell’Arpam.