MATTEO PARRINI
Cronaca

Esplosione a Cerreto d'Esi, il racconto dei superstiti: "L’inferno e la fuga per salvarci"

Fiamme ed esplosioni nella loro casa: "Abbiamo perso tutto, ma siamo vivi"

Sandro Chiucchi, ex ferroviere di 70 anni, ieri davanti all’abitazione andata distrutta

Sandro Chiucchi, ex ferroviere di 70 anni, ieri davanti all’abitazione andata distrutta

Cerreto d'Esi (Ancona), 28 agosto 2021 - Sono sotto choc i due coniugi Sandro e Gianna Chiucchi, proprietari dell’abitazione in piazza Matteotti a Cerreto d’Esi, andata distrutta per l’esplosione di cinque bombole di gas nella notte tra giovedì e venerdì. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, sembra che l’esplosione sia avvenuta in un garage, all’interno del quale la coppia di anziani stava preparando la conserva di pomodori utilizzando dei fornelli alimentati da bombole a gas; per cause ancora da accertare, all’interno del locale è scoppiata una scintilla: i due pensionati hanno provato a soffocare le fiamme, poi si sono precipitati all’esterno, facendo appena in tempo a salvarsi dall’esplosione di altre 4 bombole. Uno scoppio violentissimo e poi le fiamme, che hanno interessato anche le abitazioni poste al primo e unico piano dell’edificio: le vibrazioni hanno fatto volare calcinacci e detriti. Uno notte d’inferno e paura per il piccolo paese di Cerreto. Il giorno dopo si parla di "miracolo", di "strage evitata".

Il focus Esplodono bombole in casa, inferno a Cerreto. Rogo devastante, i proprietari si salvano

Attorno ai due coniugi si è stretta tutta la popolazione cittadina. "Si tratta di una solidarietà paesana di cui andare fieri – ha dichiarato il sindaco David Grillini – Perché ci sono stati vicini e compaesani, amici e conoscenti che, nonostante la paura e quanto accaduto, li hanno voluti cercare, per abbracciarli in questo momento difficile e uno di loro li ha voluti ospitare nella propria casa, lontano dai clamori, in attesa che le autorità facciano chiarezza sull’accaduto". Nel corso della giornata di ieri erano circolate anche voci che in paese non ci fosse una rete ben organizzata del metanodotto, ma il primo cittadino in merito ha voluto subito smentire la diceria. "Cerreto D’Esi – ha asserito Grillini – possiede il metanodotto da decenni e se qualcuno usa ancora le bombole di gpl lo fa liberamente per ragioni personali, che in questo caso andranno pur chiarite, ma non certo perché non abbia accesso alla rete".

Infatti, nella prima mattinata di ieri il signor Chiucchi era tornato sul luogo dell’incendio e rapidamente aveva rilasciato delle brevi dichiarazioni ai presenti: "Giovedì sera io e mia moglie eravamo impegnati nel fare la conserva in casa e per questo avevamo il fuoco acceso nel cortile di casa, che è sul retro. Mia moglie in particolare stava mettendo apposto dei pomodori, quando si è accorta che era scoppiato un vero e proprio falò che ha subito interessato materiali di vario genere, con le fiamme che si sono rapidamente propagate dal cortile della casa al resto della struttura senza che riuscissimo a fare niente per arrestarle. Abbiamo anzi cercato di spegnerlo, ma non è stato possibile neppure riuscire a portare via le cose più essenziali con il panico che si è creato e in quel fuggifuggi che si è generato mentre il fumo diventava sempre più denso e nero ed è stato chiaro che non ci restava altro da fare se non fuggire per salvarci. La nostra casa con tutto ciò che era dentro purtroppo è andata completamente distrutta per sempre, ma è evidente che meglio perdere tutte le cose che la propria vita". Dopo i primi rilievi, con i vigili del fuoco che da ieri hanno iniziato ad abbattere i soffitti e mettere in sicurezza la casa, i coniugi Chiucchi non sono più rientrati e per il momento restano nel silenzio, nella tranquilla abitazione cerretese di un amico.