Estate senza eventi: la rivolta del commercio

Sono una novantina gli esercenti del centro che hanno scritto all’amministrazione comunale: "Tante promesse disattese e la città è vuota"

Estate senza eventi: la rivolta del commercio

Estate senza eventi: la rivolta del commercio

"La città si sta spegnendo, sempre più saracinesche si stanno abbassando. I turisti sono pressochè dimezzati negli ultimi due anni. Già lo scorso anno con un documento avevamo messo nero su bianco la nostra delusione per un’estate che non fu all’altezza". E ancora: "Il nuovo programma di JesiEstate è assolutamente insufficiente per interessare e coinvolgere la città. Per il secondo anno il centro storico è penalizzato". La dura presa di posizione arriva da due associazioni per un totale di una novantina di attività del centro tra bar, locali, ristoranti e negozi. Jesi Città da Vivere e Jesi Centro hanno scritto e protocollato in Comune una lunga "Lettera a Jesi" denunciare un centro povero di iniziative ("Manca la musica nelle piazze" rimarcano) e di persone.

Mancano "eventi popolari e pensati per le famiglie e c’è la tendenza a portarne sempre più fuori e lontano dal centro" riferiscono. Lamentano anche una mancanza di rapporto e di collaborazione con l’amministrazione. "A febbraio ci avevano promesso un tavolo permanente, un coinvolgimento che però non c’è stato. E dopo due anni di rassicurazioni e una seconda estate povera temendo anche per il prossimo Natale abbiamo deciso di prendere posizione. C’è necessità – rimarcano – di abbandonare l’eterno conflitto tra le richieste del privato e le rare concessioni del pubblico come se tutte le proposte di intrattenimento creassero disagio ad una città che nonostante il suo alto potenziale si sta spegnendo ed è sempre meno di riferimento per i Comuni vicini".

Tra le richieste quella di "agevolare e sostenere eventi come la musica nelle piazze e riportare il cinema all’aperto nel suo spazio naturale e cioè in centro o all’Appannaggio o in piazza Federico II". "La vera identità della città – scrivono ancora nel documento - non deve essere ricercata solo nelle opportunità in crescita, vedi l’avvento del nuovo polo Amazon, ma è soprattutto nell’enogastronomia legata ad una storia da raccontare nelle piazze, nei vicoli e ai tavoli dei bar e dei ristoranti. Abbiamo messo a disposizione un progetto virtuoso che è oggetto di studio all’Università di Napoli". "A marzo scorso – concludono - siamo stati rassicurati con promesse di un’estate di livello. Solo promesse. Le stesse promesse che vennero fatte durante la campagna elettorale: uno slogan "Jesi Futura", un "Sindaco della Notte", una programmazione condivisa e in linea con gli impegni presi".

Sara Ferreri