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Senigallia, maxi evasione fiscale. Nel mirino centro yoga e agriturismo, 3 denunce

Mancano all'appello due milioni di euro. I responsabili delle strutture dovranno rispondere anche di esercizio abusivo della professione medica

Operazione della Guardia di Finanza

Senigallia (Ancona), 21 ottobre 2020 – Un’evasione fiscale (video) superiore ai due milioni di euro, a opera di un centro ayurvedico costituito come ‘associazione senza scopo di lucro’ e di un agriturismo, entrambi riconducibili a due imprenditori cingalesi. È quanto hanno scoperto le Fiamme Gialle della tenenza di Senigallia al termine di un’operazione denominata ‘Non solo yoga’. L’indagine è stata avviata dai finanzieri dipendenti dal comando provinciale di Ancona a seguito di un attento monitoraggio e di una analisi di rischio sugli enti ‘no profit’ della circoscrizione di competenza e di alcuni esposti in cui alcuni clienti lamentavano il pagamento di somme di denaro per la partecipazione a vari corsi (yoga, panchakarma, digiuno-terapia) senza il rilascio di alcuna certificazione fiscale. Nel corso dell’accesso effettuato dai militari all’interno della struttura è stata rinvenuta, all’interno di bidoni d’immondizia e pronta per essere distrutta, ingente documentazione 'in nero', quale ricevute fiscali, preventivi, schede pazienti, estratti conto, ricevute bancomat. Grazie ai minuziosi accertamenti di polizia tributaria sono state individuate ben 750 posizioni riferite a clienti che si sono sottoposti a consulti e partecipato ad attività tenute dal ‘maestro’ e delineati i cospicui guadagni conseguiti, risultati essere stati sottratti al fisco. Nel corso delle indagini, dopo aver ricostruito il volume d’affari del centro ayurvedico, tramite mirati accertamenti bancari e controlli incrociati eseguiti su fornitori e associati, sono state disconosciute le agevolazioni fiscali che il legislatore concede agli enti ‘no profit’ ed è stata, pertanto, riqualificata l’attività dell’associazione e dell’agriturismo in attività d’impresa. Durante un quinquennio gli indagati avrebbero omesso di comunicare al fisco operazioni attive per un valore di poco superiore ai due milioni di euro. Gli imprenditori grazie ai proventi della consistente evasione sono stati in grado di acquisire un significativo patrimonio immobiliare, utilizzato per la prosecuzione delle attività. Inoltre, il personale dell’Asur Area Vasta 2 – Servizio Ispettivo di Senigallia, intervenuto nella fase di accesso congiuntamente alle fiamme gialle, avendo rilevato che all’interno dello shop del centro ayurvedico erano detenuti diversi prodotti alimentari (farine, succhi di frutta, succhi di pomodoro, olio e prodotti cosmetici naturali) che erano scaduti da tempo e preparati ayurvedici e bevande depurative di vario genere senza alcuna indicazione degli ingredienti, ha sottoposto a sequestro sia tutti i prodotti presenti che i locali destinati alla produzione e conservazione dei medesimi. Gli approfondimenti investigativi dei militari della tenenza, svolti anche sulla base di dati presenti sui computer degli indagati, hanno consentito di rilevare che all’interno dell’associazione venivano eseguite dagli stessi, senza alcuna autorizzazione e senza essere in possesso di alcuna laurea specialistica, alcune attività mediche che potevano essere rischiose per la salute in presenza di importanti patologie nel soggetto fruitore. Al termine delle indagini sono state denunciate due persone per esercizio abusivo della professione medica e evasione fiscale, una persona per concorso nel reato di esercizio abusivo della professione medica.