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Festa Avis, ecco i donatori più generosi "Ma i numeri sono in calo, serve sangue"

La tradizionale festa dell’associazione che compie 95 anni con la consegna delle benemerenze ai suoi iscritti

Festa del donatore nel 95esimo della fondazione: la cerimonia si è svolta ieri pomeriggio, al Passetto. Diverse centinaia i premiati, mentre a 4 persone è andato l’attestato di cittadino benemerito. Il diploma, conferito dal Comune di Ancona, è destinato a donatori (e donatrici) di sangue che si sono distinti per il numero di donazioni effettuate e per anzianità di iscrizione. Tra questi, spiccano Francesca Bugatti (59 donazioni), Aureliana Tesei (99), Isidoro Probani (154) e Massimo Moschini (155). "Continua l’ottima collaborazione col Comune col quale – ha detto il presidente dorico Avis, Saverio Taglioni – abbiamo inviato una lettera a firma congiunta ai neo 18enni per informarli sulla possibilità e sull’importanza di fare una nuova esperienza di solidarietà diventando donatori. È quello dello sport come quello della scuola il settore dove vogliamo investire maggiormente, nonostante negli ultimi due anni le difficoltà pandemiche ci abbiano limitato nell’organizzazione di iniziative dedicate". L’Avis è da sempre al fianco della città".

Quest’anno, a febbraio, si è rinnovato il consiglio direttivo messosi all’opera per "continuare nel migliore dei modi la storia della nostra associazione che dura da 95 anni, essendo nata nel lontano 1927 per iniziativa del famoso chirurgo, prof Lorenzo Cappelli. Nostro primo obiettivo – ha proseguito il presidente – è aumentare il più possibile il numero dei donatori iscritti che attualmente sono circa 3400". Intanto, si pensa a migliorare ancora i servizi, con numero Whatsapp e prenotazioni autonome. Su quest’ultimo punto – spiegano – l’Avis provinciale e il Dipartimento interaziendale regionale di medicina trasfusionale avrebbero dato parere positivo, ma si attende l’esito dell’Avis regionale. "La previsione è che per il 2022, pur fra le tante difficoltà (pandemia e scarsità di personale sanitario), riusciremo a mantenere il numero dello scorso anno di circa 5800 donazioni, in una situazione regionale e nazionale molto critica che vede un calo di donazioni generalizzato quasi ovunque. Questa nuova prospettiva dopo anni di crescita costante deve prestarsi a molte riflessioni da parte di tutti gli attori del sistema trasfusionale italiano, (associazioni di volontariato, sanità pubblica, politica) per evitare che il sistema trasfusionale italiano, da sempre esempio di efficienza, si trasformi in un’entità di serie b".

Medaglia d’oro con smeraldo per Fabrizio Brunelli, Fabio Carotti, Rossano Casavecchia, Gilberto Gioia, Stefano Liviabella, Franco Redolf, Mauro Ricci e Sauro Santarelli (40 anni d’iscrizione e 80 donazioni o superamento delle 100). Oro con diamante, invece, per Alberto Beccari, Stefano Benigni, Nicola Campagnola, Dusolina Checconi, Andrea Dagnino, Paolo Filippetti, Sergio Palmieri, Isidoro Probani, Maurizio Rossi e Silvano Santilli (cessazione dell’attività per età o motivi di salute ed effettuazione di almeno 120 donazioni).

Nicolò Moricci