
L’avvocato Corrado Canafoglia, commissario della Fondazione Città di Senigallia
Hackerato il profilo social del Commissario della Fondazione Città di Senigallia: "Lo stesso trattamento riservato a chi come me lavora a dossier sul territorio". "Da circa 20 giorni, il mio profilo è stato sospeso da Facebook. Potrebbe apparire normale inconveniente per chi frequenta i social. In realtà c’è una singolare coincidenza. Lo stesso giorno contemporaneamente a tre persone che stanno con me, trattando un pesante dossier che riguarda il territorio della provincia con pesanti profili giudiziari, è stato riservato lo stesso trattamento – spiega il Commissario Corrado Canafoglia – Per tutti noi è arrivata una segnalazione a Facebook da parte di un soggetto per ora non noto che lamenta che abbiamo utilizzato argomenti non appropriati. La coincidenza temporale per quattro soggetti che si occupano di una questione molto delicata e relativa al territorio della provincia di Ancona è anomala". L’avvocato Canafoglia è stato in passato oggetto di pesanti minacce ma anche di blitz nei pc suo ufficio da parte di sedicenti ladri alla ricerca di incartamenti: "Già in passato avevo ricevuto ‘attenzione’ da parte di hacker che si erano inseriti all’interno del miei sistemi informatici dello studio, nell’ottica di visionare alcune pratiche delicate di processi che stavo trattando – spiega - In un’occasione in particolare, in particolare mentre trattavo il processo Banca delle Marche, più precisamente mentre avrei dovuto interrogare l’importanti personaggi del mondo finanziario nazionale sulle cause del dissesto dell’istituto marchigiano, una notte un hacker è entrato nel mio computer ed in quello di una mia collega toscana che si occupa anche essa delle vicende bancarie e dopo aver visionato alcuni files ha lasciato un virus che mi ha distrutto l’hard disk. Chiaramente ho alzato le difese dell’ingresso degli hacker al mio sistema informatico di ufficio a seguito dell’occasione". Questa volta il blocco arriva dal social network Facebook a cui sono state segnalate tutte e quattro le persone che si occupano del dossier: "Non so se siano coincidenza temporale, ma sono abituato purtroppo per la natura delle questioni giudiziari che seguo, a dover fronteggiare fronteggiare queste problematiche. Del resto la cybersicurezza è la frontiera nuova di un mondo sicuramente oggi non preparato a fronteggiare chiunque abbia interesse ad entrare nei nostri sistemi informatici".