Graziella era morta da almeno due mesi

L’autopsia conferma la versione del figlio che ha tenuto il cadavere della madre nascosto in casa per prendere la sua pensione

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Graziella Vannini era morta da almeno due mesi quando la figlia, il primo maggio scorso, è riuscita ad entrare nell’abitazione di via Flaminia dove la donna, 78 anni, viveva con il figlio di 47 anni che non ne aveva denunciato il decesso.

Trapela dai primi esiti dell’autopsia eseguita ieri dal medico legale Mauro Pesaresi, nominato dalla Procura per accertare le cause della morte e il periodo. All’esame autoptico che si è tenuto all’ospedale di Torrette erano presenti anche i carabinieri della Tenenza di Falconara con il comandante Michele Ognissanti, intervenuti nell’appartamento anche il giorno del macabro ritrovamento.

Sul corpo dell’anziana, ritrovata in camera da letto, sono stati prelevati alcuni parassiti che, a prima vista, collocherebbero l’epoca della morte ad una data certamente superiore ai 60 giorni. L’arco temporale è stato ritenuto compatibile dai carabinieri con le dichiarazioni rese dal figlio lunedì scorso, al personale sanitario del Centro di salute mentale ai quali aveva confidato che la madre era venuta a mancare di mattina, senza indicare una data precisa, a gennaio.

Lui l’avrebbe trovata ormai priva di vita. L’autopsia però dovrà chiarire se possa esserci stata una omissione di soccorso da parte del figlio che in questi mesi ha continuato a percepire la pensione della 78enne di cui aveva in uso il bancomat. Alla madre la pensione veniva accreditata in banca.

Dopo i primi esiti si continuano ad escludere cause violente anche se ogni pista resta comunque aperta. Sul cadavere sono stati eseguiti anche esami radiografici per escludere o meno la presenza di traumi alle ossa e sono stati eseguiti prelievi tossicologici per capire se la vittima abbia ingerito qualcosa che ne ha poi decretato la morte.

Il medico legale si è preso 60 giorni di tempo prima di riferire al pm Rosario Lioniello degli esiti completi. Il figlio della donna è ancora indagato a piede libero per occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato, per aver continuato a percepire la pensione della madre, e attualmente si trova ricoverato in Psichiatria all’ospedale di Senigallia. Quando sarà in condizione verrà sentito dai carabinieri alla presenza sul suo avvocato. Erano le 19 quando la sorella il primo maggio si è fatta aprire la porta perché insospettita delle risposte vaghe che il fratello le dava quando chiedeva come stava la loro madre. Lui le ha aperto lasciandola entrare senza fare resistenza.

Marina Verdenelli