Maurizio Greganti from Montemarciano è il nuovo ambasciatore d’Italia in Iraq.Nato a Senigallia nel 1966 Greganti ha trascorso l’infanzia l’adolescenza a Montemarciano, insieme al fratello Andrea, stimato e noto professore di musica, la mamma, proprietaria di un piccolo supermercato e il papà, muratore emigrato in Australia in cerca di fortuna e poi rientrato in Italia.
Dopo aver frequentato il liceo classico Perticari, si è iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Urbino, ma dopo un anno, complice anche la vittoria di una borsa di studio, si è trasferito a Roma dove ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università ‘Luiss’ a cui è seguito un Master in Studi Amministrativi al Collegio d`Europa a Bruges. Sposato con due figli, ha iniziato il suo percorso in carriera diplomatica nel 1993 presso la Direzione Generale per il Personale e l’Amministrazione. Nel 1995 è all’Ambasciata d`Italia ad Amman, Giordania, dove rimane fino a inizio 2000 prima di prestare servizio presso l`Ufficio commerciale dell`Ambasciata d`Italia a Berlino in Germania. Nel 2003 rientra a Roma e lavora nella Direzione Generale per l’Integrazione Europea dove rimane, in veste di Capo Ufficio,fino al 2009 per poi tornare per un anno nel 2015 in Farnesina come Capo dell’Unità per la Federazione Russa, i Paesi dell’Europa orientale, del Caucaso e dell’Asia centrale della Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza. Ed è durante le parentesi che Maurizio Greganti, che ha mantenuto la sua umiltà nonostante le importanti cariche ricoperte, incontrava per un caffè, un pranzo i vecchi amici senigalliesi, tra cui alcuni compagni di scuola a cui è rimasto sempre molto legato.
Poi è ripartito per l’estero dove ha svolto il proprio incarico presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles. Nel 2016 è volato a Washington per ricoprire il ruolo di Ministro dell’Ambasciata d’Italia. Ieri per Maurizio Greganti è cominciata una nuova esperienza, quella di Ambasciatore d’Italia a Baghdad, in Iraq. Un ruolo difficile, un’altra sfida che il 55enne vuole vincere: "È un onore iniziare la missione in Iraq, Paese cruciale per gli equilibri in Medio Oriente e a cui siamo legati da un’antica e profonda amicizia. Lavorerò intensamente rafforzare le relazioni bilaterali, nel segno della pace, della sicurezza e della prosperità condivisa" le sue prime parole da ambasciatore.
Silvia Santarelli