I "Naviganti" al Festival della Storia

Prende il via giovedì la kermesse giunta alla terza edizione: tra i numerosi protagonisti Roberto Vecchioni

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E’ solo alla terza edizione, ma ha già conquistato fama nazionale, grazie a ospiti importanti e a una formula vincente. E’ il ‘Festival della Storia’ di Ancona, atteso da giovedì a domenica alla Mole, che il direttore dell’Istituto Gramsci Nino Lucantoni definisce "un piccolo capolavoro". Piccolo si fa per dire: impressionante il numero dei relatori, e ancor di più il fatto che tutti partecipano a titolo gratuito.

La ‘star’ è Roberto Vecchioni, che venerdì dialogherà con Marco Moreschi su ‘Il viaggio oltre...’. Il tema è ‘Naviganti’, tanto affascinante quanto attuale, affrontato sotto molti punti di vista, come sottolinea la direttrice artistica Valentina Conti: "Il viaggio è anche una metafora dell’esistenza. La nostra stessa vita è una navigazione. Puo essere anche un viaggio verso se stessi. Ulisse non è atteso da Itaca, ma dal suo destino. Non si può ingannare noi stessi".

Conti, che con la nascita dell’Associazione Festival della Storia organizzerà eventi anche al di fuori del festival, spiega che "affronteremo le grandi navigazioni, da quella intorno al globo, con Lucio Biasiori e Sabina Pavone, a quelle dell’Adriatico, con Egidio Ivetic, e del Mediterraneo, con Edoardo Boria. Ma parleremo anche di migrazioni e confini liquidi, con il filosofo della politica Sandro Mezzadra, o degli impatti economici dei flussi migratori, con Giulia Bettin. E si parlerà di porti, con Roberto Giulianelli, di cultura del mare, con Giovanni Pettorino, e di naufraghi nella storia, con Mirco Carrattieri. Di letteratura parleremo con Paolo Trovato a proposito di Dante e con Alessandro Fo e il suo viaggio fra poeti sul mare".

Con Alessandra Kustermann si parlerà di acqua, sinonimo di vita; con Amnesty International di diritti umani (ospiti Antonio Marchesi e Asmae Dachan); di difesa dell’ambiente, con Roberto Danovaro e Angela Santese di Greenpeace. Spazio anche alla storia (Tommaso di Carpegna Falconieri e Francesco Pirani), alla magistratura (Bruti Liberati e Vito D’Ambrosio), all’economia (Franco Amatori e Marco Doria), alla religione (Alberto Maggi), alla storia dell’arte (con, tra gli altri, Michele Polverari). Ci sono poi il viaggio dentro noi stessi, con il focus sulla psicoanalisi (Virginia De Micco e Laura Ravaioli) e quello a distanze siderali da noi, con Giovanni Valentini dell’Agenzia spaziale italiana. La storia locale diventa teatro con lo spettacolo ‘L’inganno. Via Sottomare 1532’ di Mauro Mercatali, che racconta di quando Ancona perse da un giorno all’altro la sua libertà.

Raimondo Montesi