
L’Ancona solo in presenza: alla radio e in tv soltanto con dei flash
Domenica scorsa i tifosi dorici, senza possibilità di accesso allo stadio, sono stati costretti a seguire la partita o con i flash di Radio Arancia e di Radio Tua o con una diretta televisiva in streaming da mettersi le mani nei capelli, costata 8 euro. Dal video in 4/3 alla mancanza totale di audio per i primi venti minuti, all’assenza di video e audio per altri dieci minuti poco dopo, alle riprese televisive amatoriali in uno stadio certamente non adeguato per la categoria. Se L’Aquila si presenta ad Ancona con due televisioni al seguito per riprese, commenti e interviste nel dopogara – Rete e Tv6 – ad Ancona non c’è nessuna emittente, radio o tv, che voglia acquisire i diritti per trasmettere la diretta delle partite. Specialmente quelle in trasferta vietate alla tifoseria. Altrove sì, insomma, ad Ancona no: l’elenco delle emittenti che hanno acquistato i diritti dalla Lega nazionale dilettanti per trasmettere le partite si trovano sul sito della Lega stessa: limitandosi al girone F, Chieti e L’Aquila hanno Rete 8, la Samb ha Radio Azzurra e Tvp Italia, che poi è l’editore di Vera Tv. Non molte, certo, ma sempre di più di quelle che ci sono ad Ancona, cioè zero. Poi ci sono le emittenti che richiedono il diritto di cronaca, limitato però a cinque minuti per partita. Ma quanto costano i diritti televisivi e radiofonici per trasmettere un match di serie D? Oppure, leggendo la questione in chiave anconetana: quanto costerebbe trasmettere la diretta radiofonica o televisiva delle partite dell’Ancona in trasferta? Anche qui viene in aiuto il sito della Lega nazionale dilettanti che nell’allegato A del contratto dei diritti tv spiega tutto: se si esclude l’onerosa esclusiva di tutto il campionato, che costa 200mila euro più Iva, il resto del listino recita: 20mila euro per tutta la stagione per tutte le partite in trasferta di una società, compresi eventuali playout e playoff, oppure 2mila euro più Iva per qualsiasi gara singola. Per la diretta radiofonica di una città con più di 51mila abitanti, il listino Lega chiede 3mila euro più iva per tutta la stagione, oppure 300 euro più iva a partita. Di questo, dunque, si sta parlando: ad Ancona, capoluogo di regione, e dintorni non esistono televisioni o radio che vogliano o possano pagare queste cifre per trasmettere le partite dell’Ancona. Per ogni diretta radiofonica, insomma, basterebbe l’equivalente di una colletta tra circa 360 tifosi, a un euro ciascuno. Più, ovviamente, le spese di produzione e trasferta. Ma nessuno lo fa.
g.p.