Il corteo pro Palestina. Tra disordini e tensioni, ma la polizia evita il caos. Presidente Anpi nel mirino

Un gruppo di una cinquantina di persone voleva entrare alla manifestazione ma è stato fermato. Contestata la leader dell’associazione dei partigiani .

Il corteo pro Palestina. Tra disordini e tensioni, ma la polizia evita il caos. Presidente Anpi nel mirino

Il corteo pro Palestina. Tra disordini e tensioni, ma la polizia evita il caos. Presidente Anpi nel mirino

Momenti di tensione ieri tra manifestanti del movimento Free Palestine e la polizia al Passetto, durante la commemorazione solenne del 25 Aprile al Monumento ai Caduti. Un gruppo di una cinquantina di unità voleva entrare alla manifestazione da via Trieste ma è stata bloccata dalla Digos all’incrocio con via Bainsizza. I manifestanti non avevano striscioni o fumogeni, sventolavano soltanto delle bandiere della Palestina, ma la loro marcia verso piazza IV Novembre è stata fermata. In prima linea per la tutela dell’ordine pubblico anche il questore di Ancona, Cesare Capocasa. Il cordone di polizia ha impedito che le persone riuscissero a passare e, soprattutto all’inizio ci sono state tensioni che per poco non sono sfociate in incidenti. Nel gruppo Free Palestine anche il consigliere comunale di Altra Idea di Città, Francesco Rubini: "Quanto successo stamattina (ieri mattina, ndr) – racconta Rubini al Carlino – è davvero grave ed è il segnale di come le cose stiano cambiando in questo Paese. La polizia ha parlato di manifestazione non autorizzata, ma non era in corso alcuna manifestazione, alcuni di noi volevano soltanto accedere alla cerimonia portando le bandiere della Palestina. Oltre al comportamento delle forze dell’ordine ritengo preoccupante anche l’atteggiamento dell’Anpi e della sua presidente, Tamara ferretti, che ha fatto di tutto per escluderci. Tra noi qui siamo tutti iscritti all’Anpi, io compreso, ma credo che la guida di quella gloriosa associazione in città debba essere rivista. Preoccupazione per la mia carica di consigliere comunale dopo i fatti di stamattina? Non credo perché, stavo solo manifestando e non ho commesso reati".

In effetti oltre ai cori dedicati alla Palestina, compresi ‘Stop al genocidio a Gaza’, le attenzioni dei manifestanti sono state rivolte proprio alla Ferretti e alle istituzioni politiche cittadine, a partire dalla giunta di centrodestra che era schierata a pochi metri davanti al Monumento ai Caduti. Tra i manifestanti anche l’ex assessore regionale Edoardo Mentrasti, visibilmente arrabbiato e impegnato in un fitto dialogo con i vertici Digos della questura. Quando la cerimonia al Passetto si è conclusa il gruppo del collettivo per la Palestina si è spostato al parco del Pincio per un evento parallelo dedicato al 25 Aprile rispetto al corteo e al comizio ufficiale in piazza Cavour.